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La Penna degli Altri

6 MAGGIO 2001 – I gol di Nakata e Montella contro la Juve consegnano mezzo scudetto alla Roma

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LAROMA24.IT (Federico Baranello) – Il libro dello “Scudetto Giallorosso” del 2001 ha in Juventus-Roma uno dei capitoli più importanti e avvincenti. E’ uno di quei capitoli che si leggono senza soste, giunti alla fine si ha la sensazione di non aver respirato abbastanza. La sola rievocazione del ricordo permette di riassaporare l’emozione con il quale lo si è vissuto.
Questo capitolo inizia nel post-derby della settimana precedente quando la sorte decise che, ad una manciata di secondi dalla fine della contesa, una palla beffarda entrasse nella porta di Antonioli per il pareggio. La Roma si presenta quindi al “Delle Alpi” con sei punti di vantaggio sui rivali bianconeri e, per questa sfida che dovrà fare la storia, è accompagnata e sostenuta da circa diecimila innamorati. Per ricordare ai presenti la differenza tra il “bene” e il “male” nel settore giallorosso fa bella mostra uno striscione: “Gare truccate, giocatori dopati, le vostre vittorie sono reati”.

Neanche il tempo di battere il calcio d’inizio e la Roma incassa una rete da Del Piero. Difesa piazzata male, anzi malissimo, e uscita a vuoto di Antonioli. Può succedere, adesso rimettiamo tutto a posto. Altra azione e Zidane da fuori area spedisce la palla in rete. È 2-0 al 6’ del primo tempo. Nessuno dei tifosi giallorossi vuole credere a ciò che sta accadendo. Chi ha macinato chilometri per essere vicino alla squadra rimane sgomento. Chi è a casa sul divano non parla. È il disastro. Ora la Juve è praticamente a tre sole lunghezze e mancano altre cinque giornate. Quel sogno lungo diciotto anni sembra naufragare sotto la Mole. Vecchi presagi, vecchie storie sembrano riaffiorare. Sempre la solita storia. Non può finire così questo capitolo. Questo libro deve avere per forza un altro finale. E tutto sembra invece di nuovo già scritto quando Delvecchio viene atterrato in area: “No, un rigore non ce lo daranno mai”. Le zebre sembra abbiano qualcosa in più mentre i lupi sono feriti.

Al 59’ Mister Capello decide di far uscire Francesco Totti e subentra Nakata. Sembra una mossa dettata dalla disperazione. Forse lo è. Il Capitano esce e si accomoda in panchina. La Juventus continua a macinare gioco mentre la Roma si difende. Al 34’ la svolta. Proprio il giapponese che ha sostituito il Capitano conquista una palla a centrocampo e s’invola verso la porta avversaria. Quando vede la porta lascia partire un bolide verso l’incrocio dei pali. Ne esce un gol meraviglioso. Tutti coloro che hanno la Roma nel cuore credono a questo punto in un finale diverso del capitolo. I giocatori in campo si caricano. Il settore ospiti esplode e comincia a sostenere la squadra ancora più forte. Sulla poltrona si ricomincia a sperare.

La Juventus ha paura ora, e la sostituzione di Del Piero con Conte è lì a dimostrarlo. La tensione è alle stelle. Braschi sospende il gioco per redarguire i due allenatori e li “invita” a sedersi. Si arriva al 90’ e mentre il quarto uomo indica che il recupero è di cinque minuti Zebina recupera palla e s’invola verso la porta, praticamente a testa bassa. Alla fine cozza contro la difesa bianconera e la palla arriva a Nakata che apre sulla sinistra. Candela cerca il cross ma viene ribattuto, allora riprende il pallone, si gira a vede Nakata libero. Il giapponese riceve più o meno nello stesso punto da dove aveva segnato qualche minuto prima. Tutti pensano la stessa cosa:” Riprovace!”. E lui facendosi interprete del pensiero comune scaglia la palla di prima intenzione verso la porta. Van der Saar respinge e la palla batte a terra e s’impenna. Montella è il più lesto di tutti e in acrobazia scaglia la palla in rete. È 2-2. È l’apoteosi. Il settore ospiti è una bolgia e anche i divani sono ormai settori ospiti.

La Juventus rimane a sei punti e tra i” Sette Colli” si festeggia tutta la notte. È una di quelle partite che ricordi perfettamente dove eri e con chi hai diviso questa emozione. È una partita che pur non vinta ha riempito i cuori. Il finale di questo capitolo è solo un anticipo del finale del libro.

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