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110 anni fa il primo trofeo sardo

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CENTOTRENTUNO.COM (Mario Fadda) – Nel 1909 il mondo corre ancora spensierato sulle rotaie della modernità. Dalle colonne della milanese “Rosea”viene lanciato ed organizzato un giro ciclistico d’Italia, ad ottobre nasce il Bologna F.C., destinato a diventare tra gli anni ‘20 e ’30 uno dei club più forti del calcio nostrano. Il 25 luglio, Louis Blériot fu il primo uomo a sorvolare la Manica con un monoplano di sua costruzione. Il 20 febbraio, a Parigi, Filippo Marinetti pubblica il suo “Manifesto del Futurismo”, impregnato di ideali tesi a spazzare tutto ciò che riguarda tradizione e passato. Marinetti canta e magnifica il progresso tecnico, la velocità, la forza e la guerra.

In quegli stessi giorni a Cagliari, sotto l’egida della Società di Ginnastica Amsicora, decana del football sardo, si disputa il primo torneo di calcio studentesco dell’intera Isola. Il trofeo posto in palio dalla società del presidente Guido Costa si trova ancora oggi nei locali del glorioso stadio “Amsicora”. Ai primi di febbraio cominciarono le eliminatorie, le squadre iscritte furono 6: due dell’Istituto Tecnico “Martini”, due del Liceo, una del Ginnasio ed una della Scuola Tecnica. Gli accoppiamenti posero di fronte l’una all’altra le due squadre del “Martini”, a prevalere fu la prima. Nella seconda eliminatoria, lo sfavorito undici delle Scuole Tecniche, eliminò a sorpresa la prima squadra del Liceo. Nell’ultima gara il secondo team del Liceo vinse facilmente le resistenze del Ginnasio. Si giunse quindi al triangolare conclusivo, dopo un primo rinvio le gare si disputarono venerdì 26 e sabato 27 febbraio 1909, sul terreno dello “Stadium” di viale Cimitero.

La prima partita vide la seconda squadra del Liceo prevalere sulla Scuola Tecnica, solo dopo la decisione della giuria in suo favore. L’incontro, dopo ulteriori 20 minuti di supplementari, si chiuse a reti bianche. La perdente (Scuola Tecnica) affronta la prima squadra dell’Istituto Tecnico Martini che vince nettamente per 2 a 0. Le due reti sono segnate da Francesco Loy, futuro oro olimpico di Ginnastica con la squadra italiana a Stoccolma 1912 e Anversa 1920. L’altra rete viene realizzata da Puddu, futuro avanti del neonato Cagliari Foot Ball Club, nel 1920-21. Giunge quindi la gara decisiva: la vincente si porterà a casa il trofeo ed il titolo di campione scolastico.

Sabato 27 febbraio 1909
Istituto Tecnico Martini: Pirola M., Pedemonte P., Costa G., Puddu G., Ballero B., Boero G., Del Rio A., Loy F., Sanna R., Leoni R., Ballerini Nino (cap.).
Liceo: Puxeddu, Marras, Tuveri, Dessì, De Vecchi (cap.), Loriga, Stocchino , Prunas, Collu, Calamida, Chera.
Arbitro: Tenente Gambelli.

La gara, dopo accanita lotta, si chiude con il secco punteggio di 3 a 0 in favore dell’Istituto Martini. Il torneo andrà avanti per ulteriori tre stagioni. Nel 1912, poi, a causa della mancanza di un terreno di gioco adatto, verrà sospeso. L’attesa di una ripresa sarà vana. Appena tre anni più tardi l’Italia entra in guerra e di calcio si riparlerà solo nel 1918. Molti di questi pionieri, chiamati a difendere la Patria, non ritornarono più a casa. Della squadra del “Martini” vogliamo ricordare anche Guido Boero, che dopo la Grande Guerra farà parte del Cagliari Foot Ball Club e che poi diverrà arbitro e responsabile dei fischietti regionali. Il trofeo vinto dal “Martini” risulta essere il trofeo di calcio più vecchio della Sardegna.

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