Giugno 1969 - Pelè: "L'Inter è pronta a pagarmi 940 milioni" - Gli Eroi del Calcio
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Giugno 1969 – Pelè: “L’Inter è pronta a pagarmi 940 milioni”

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GLIEROIDELCALCIO.COM – Sfogliando “La Stampa” del 28 giugno 1969, c’è un titolo nelle “Cronache dello sport” che ci incuriosisce… Pelè: “L’Inter è pronta a pagarmi 940 milioni”. Ma sarà vero?

Nell’articolo si dice che il prestigioso calciatore brasiliano ha dichiarato di aver ricevuto dal Presidente dell’Inter Fraizzoli una offerta da 1.500.000 dollari (circa 940 milioni di lire) per trasferirlo a Milano. Questa rivelazione è stata fatta all’aeroporto di Rio de Janeiro dopo che il calciatore e il suo Santos sono atterrati, provenienza Milano, dopo la gara di Supercoppa Intercontinentale dove hanno battuto l’Inter per 1-0.

Pelé ha anche detto, su consiglio del suo agente Sanella, di trasferirsi nella società nerazzurra subito dopo i campionati mondiali del 70 in Messico… “A questo proposito – ha continuato la “perla nera” – prenderò una decisione soltanto nel prossimo anno”. L’asso brasiliano avrebbe anche confidato che il presidente dell’Inter Fraizzoli gli avrebbe assicurato che, nonostante in Italia ci sia ancora il veto di importare giocatori stranieri, si sarebbe fatta un’eccezione per il suo caso.

Poi nulla, non se ne fece più nulla. Come nel 1958 del resto, quando il presidente Angelo Moratti aveva il contratto firmato del giocatore brasiliano che venne stracciato su insistente supplica del presidente del Santos minacciato dai tifosi in rivolta che incendiarono la sede sociale.

“Eh sì, a malincuore, ma papà dovette aderire a quella richiesta” dice il figlio Massimo Moratti in una intervista pubblicata sulla Gazzetta dello Sport del 2016, “dall’altra parte del telefono c’era un uomo preoccupatissimo per la sua incolumità… fu l’Inter il primo club europeo ad avere in mano quel campionissimo. Ricordo perfettamente che avevamo preso Pelé per la stagione 1958-59, lui era il ragazzino capace di stupire il mondo in Svezia, papà scattò subito e se lo assicurò, anticipando altre società interessate. Contratto regolare, firmato e solo da depositare. Ma appena la cosa fu orecchiata in Brasile, la gente si scatenò contro i dirigenti. E allora come fai… Trovi un esagitato che davvero va ad aggredire il presidente del Santos… Non era più un affare calcistico ma un caso di coscienza e così papà stracciò quel contratto”.

Massimo Moratti rivela anche che ci furono altre occasioni in seguito, ma che nessuna purtroppo si concretizzò mai. Un sogno a tinte nerazzurre che rimase tale… per più volte…

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