GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati) – È risaputo che il Genoa ebbe, sin dai primi anni della sua vita, una vocazione internazionale: il club fu infatti fondato da inglesi, presto affiancati da qualche tedesco e da numerosi svizzeri. Ma, a chi vorrebbe vantare presunti primati di genovesità sul terreno calcistico, andrebbe ricordato che presto questo sodalizio sportivo, fondato il 7 settembre del 1893, aprì le porte ai genovesi. Infatti, la stragrande maggioranza dei giocatori della squadra di cricket del 1896 era formata da giocatori nati all’ombra della Lanterna. Esiste una foto, di quella squadra di cricket, pubblicata in un libro della Fondazione Genoa, e i cognomi riportati nella didascalia sono quasi tutti di chiara impronta ligure. Direi che su questo non c’è il minimo dubbio: De Galleani, Ogno, Silvio Bertollo, Gianni Cabella, Croce, Mangini, Nicola Costa, Bocciardo.
Sottolineo il fatto che si tratta di una foto del 1896: sto parlando quindi di un periodo in cui né il Liguria 1897, né la Sampierdarenese 1899, né l’Andrea Doria (la sezione calcio è del 1900) avevano ancora calcato i campi da gioco. Alcuni dei giocatori genovesi della squadra di cricket fecero anche parte della formazione del Genoa che, nel 1898, vinse il primo campionato nazionale di calcio: i primi genovesi a giocare a football, lo fecero quindi con la maglia del Genoa. Sto parlando di Giovanni Cesare Ettore Bocciardo (Genova, 19.12.1877-Genova 26.06.1953), di Ernesto De Galleani, (Genova, 12.02.1879-28.01.1931) e di Silvio Pietro Bertollo (Genova, 19.11.1878-Buenos Aires, 17.12.1966).
Questo suggestiva commistione di genovesità e cosmopolitismo è probabilmente uno dei motivi per cui, il 30 aprile del 1899, la selezione italiana che affrontò a Torino quella svizzera fosse composta da cinque giocatori del Genoa: James Spensley, Edoardo Pasteur, Ernesto De Galleani, Joseph Agar e Norman Leaver. E, come si può intuire dall’elenco di questi cinque calciatori, quando parlo di ‘‘selezione italiana’’ non intendo la nazionale del nostro paese, ma una selezione di giocatori, italiani e stranieri, che praticavano il calcio in Italia.
I rossoblù genovesi furono anche i primi giocatori a prendere parte a un’amichevole internazionale di club. Lo fecero giocando contro il Vélo Club di Nizza, a Genova, il primo marzo del 1903, vincendo sei a zero.
Avendo restituito la visita ai nizzardi, al Vélodrome Vallon des Fleurs, il 26 aprile dello stesso anno (altra vittoria dei rossoblù, questa volta per tre a zero), il Genoa fu anche la prima squadra italiana a giocare una partita all’estero.
Questa vocazione internazionale fu mantenuta per decenni, in virtù di una lunga serie di incontri con squadre europee (ma, in seguito, anche con squadre sudamericane). I primi match che mi vengono in mente sono quelli giocati contro alcuni club svizzeri e alcuni club inglesi: F.C. Baden, Cantonal Neuchâtel, Reading, Wanderers, F.C. Genève e Young Fellows Zurigo. Incontri disputati tra il 1910 e il 1914. Si trattava di una tradizione che fu ripresa dopo il primo dopoguerra (si pensi alla partita tra Genoa e Nacional di Montevideo, del 5 aprile 1925, giocata davanti a 22.000 spettatori) e che fu conservata almeno fino al gennaio del 1933, quando, in occasione di una ristrutturazione dello stadio di Marassi (che era stato già inaugurato una prima volta nel 1911), e della sua intitolazione a Luigi Ferraris, ci fu una partita amichevole tra Genoa e Young Boys di Berna. Partita che vide la partecipazione di circa 30.000 persone.
Ma in questo percorso, che si snoda su vari decenni, il 1905 registra tre partite internazionali che allora rivestirono un certo prestigio. Nel corso di quell’intero anno infatti, quando ancora il Genoa giocava nello stadio di Ponte Carrega, i rossoblù giocarono prima contro il Grasshopper (a gennaio), poi contro il Servette (ad aprile), ed infine contro il Basilea (a dicembre). Oggi ricorre l’anniversario della partita contro il Servette di Ginevra. Partita di cui propongo ai lettori un resoconto tratto dalla stampa nell’epoca.
Genova, 22 aprile 1905, Genoa-Servette 0-1;
Genova, 23 aprile 1905, Genoa-Servette 1-3
La Gazzetta dello Sport, 26 aprile 1905
Genova, 23 – (Bacci) – “Folla enorme quest’oggi nella Pelouse di Ponte Carrega, per assistere all’interessante incontro del Servette Club di Ginevra col nostro Genoa Cricket; tempo bello quantunque un poco coperto.
Gli svizzeri sin dall’inizio si dimostrarono affiatatissimi, e la loro squadra composta di elementi molto buoni.
Nel primo tempo segnano a loro vantaggio un goal, mentre i genovesi – un po’ fiacchi nell’attacco – restano a zero.
Il secondo tempo è stato eccezionalmente splendido, e direi quasi che in questa stagione non avevamo ancora assistito ad un incontro tanto importante per gli attacchi furiosi – eppur corretti – delle due squadre, per le difese brillanti dei bravissimi campioni.
I genovesi in questo secondo tempo hanno ritrovato la loro energia, sicché gli svizzeri devono lottare vivacemente per impedire ad essi di prendersi la rivincita del primo tempo, infatti nessuna delle due squadre segna goal, e la partita si chiude con un goal al Servette Club, contro zero al Genoa Cricket.
Di quest’ultimo giuocarono benissimo Mayer, Bugnion e Pasteur.
Fungeva da referee il Signor A. Cartier.
Le due squadre erano così composte:
Servette Club Ginevra – Portiere: Betemps; Difesa: Griffith, Condé – mezza difesa: Zanello, Forestier, Lenzinger; Avanti: Henny, Lealand I. Falk, Dégerine, Lealand II. Camicia color granata.
Domani telegraferò il risultato del secondo incontro che già si prevede emozionantissimo.
La seconda giornata
(Per telegrafo)
Genova, 23 – (Bacci) – Anche quest’oggi pubblico scelto e numeroso a Ponte Carrega per presenziare il secondo incontro del Servette Club di Ginevra col nostro Genoa Cricket.
Il Servette giuoca meglio di ieri, che è quanto dire magnificamente, per contro i genovesi per il solito sistema di cambiare i giocatori sono molto disorganizzati.
Nel primo tempo il Servette segna due goals, uno però fatto a suo favore da Pasteur della squadra Genova.
Nel secondo tempo il Genoa segna un goal ed infine della partita il Servette ne segna pure uno. L’incontro termina lasciando il Servette con tre goals ed il Genoa con uno”.
La foto di copertina ritrae James Spensley che difende la porta del Genoa nel campo sportivo di Ponte Carrega – Fonte Wikipedia