Storie di Calcio

5 Gennaio 1997: l’eurogol di Djorkaeff contro la Roma

GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

“La prodezza di un campione non ha confini di bandiera o di appartenenza”

Un gol con un colpo sotto delicato, quasi impercettibile, dopo un’azione di contropiede propiziata da uno dei pochissimi errori in carriera di un certo Baresi. Si era presentato così al pubblico italiano, in una serata napoletana che anticipava l’esperienza mondiale degli azzurri di Sacchi. La sua Francia, quella di cui era un valido numero 10, era stata inaspettatamente buttata fuori da USA 94 dalla grande Bulgaria di Stoichkov, nella stranissima partita del Parco dei Principi del Novembre 1993.

Youri Djorkaeff da Lione. Talento cristallino e fiere origini armene.

L’Inter dell’ambizioso Moratti lo aveva acquistato nella campagna del 1996, prelevandolo dal PSG. Avrebbe dovuto rappresentare la fantasia al servizio di una squadra che cercava di tenere testa a Milan e Juventus.

Il 5 Gennaio del 1997 si giocava una sfida delicata tra i nerazzurri di Hodgson (che poi verrà esonerato) e la Roma di Bianchi. Una partita non di primissimo piano, con le due formazioni impegnate per conquistare una zona Uefa utile per la stagione successiva, quella del rilancio (per l’Inter).

Dopo l’iniziale gol di Ganz, al minuto ’39 della prima parte di gara succede qualcosa che rimarrà negli annali di questo sport. Uno dei gol più belli mai visti su di un campo di calcio, una rovesciata effettuata con coordinazione incredibilmente precisa, dopo una svirgolata a spazzare di un difensore romanista. Djorkaeff vide alzarsi in campanile un pallone perfetto. Volo in area a sovrastare Petruzzi (incolpevole protagonista suo malgrado) e destro al volo a scendere verso il palo più lontano.

Un gol straordinario, soprattutto perché fatto a Cervone, uno dei portieri più alti di quella Serie A.

L’Inter, per celebrare quella prodezza, metterà la foto di quella rete sugli abbonamenti della stagione 1997/98, quella della Coppa Uefa e dello Scudetto mancato di un soffio.

Andrea Gioia

Classe '83, viaggiatore instancabile ed amante del calcio e dello sport tutto. Una Laurea in Comunicazione, una tesi sul linguaggio giornalistico sportivo degli anni '80 ed una passione per il collezionismo, soprattutto quello inerente la nazionale italiana. Alla sua attività turistica, associa collaborazioni con giornali del mondo travel. Testata preferita: GLIEROIDELCALCIO.COM"

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