GLIEROIDELCALCIO.COM – Oggi altra giornata dura… lo sport italiano saluta Giampiero Galeazzi, giornalista e sportivo.
Galeazzi, malato da tempo, aveva 75 anni, una vita nello sport. Si laureò in Economia discutendo una tesi in statistica per poi andare a lavorare per l’ufficio marketing e pubblicità della Fiat a Torino. Il canottaggio la sua grande passione, che dimostrò nel 1967 vincendo il campionato italiano del singolo e nel doppio con Giuliano Spingardi l’anno successivo. Una passione che gli era stata trasmessa da suo padre Enrico, campione europeo nel 1932 nel «due senza».
Grazie all’amico Gilberto Evangelisti fece il suo ingresso in Rai, dove gli fu affibbiato il soprannome di “bisteccone”: un modo di dire romano per indicare una persona alta e forte. In Rai si occupò di Sport, dapprima in radio poi in tv e persino in diretta dallo stadio, insomma una presenza costante dello Sport per gli italiani.
Indimenticabili le sue telecronache durante le olimpiadi di Seul e Sidney n particolare quella che nel 1988 accompagnò i fratelli Abbagnale Giampiero, inoltre, verrà ricordato anche per i suoi interventi negli spogliatoi durante le feste scudetto del Napoli e del Verona.
Tifoso laziale, una fede che non ha mai nascosto ha saputo essere un grandissimo cronista nel calcio: le splendide incursioni a bordo campo e negli spogliatoi riuscendo con naturalezza a cogliere momenti diventati poi epici… parliamo dei grandi del calcio anni ’80 e ’90 come Maradona, Platini, Liedholm, Di Bartolomei e tanti tanti altri. «Per non parlare delle docce di champagne che mi hanno fatto negli spogliatoi durante le feste per gli scudetti – ricordò anni dopo – L’idea di far intervistare a Maradona i compagni dopo la vittoria fu geniale
Negli anni successivi, dunque, l’uomo divenne una delle colonne portanti di 90° Minuto, uno dei programmi di calcio più seguiti della Rai. Nel 1996 Pippo Baudo lo volle al suo fianco nel 46º Festival di Sanremo.
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