Arrigo Sacchi compie 74 anni e rilascia una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove si sofferma sulla tragedia e il momento di dolore che tutti stiamo vivendo, la preoccupazione per i suoi cari. Poi affronta i ricordi… di seguito un estratto…
GAZZETTA DELLO SPORT (Luigi Garlando) – […] “… per la prima volta da quando avevo 19 anni, mi riposo. Avevo un arretrato di 30 anni di cose da mettere a posto: libri, videocassette… Sono partito dalle partite del mio Rimini e sono venuto su. Adesso stavo riguardando Atalanta-Milan dell’aprile `89, pochi giorni prima di Real-Milan 1-1. Giocammo un partitone, Rijkaard un gigante. Quando rivedo le vecchie partite mi accorgo dei miei errori. A Bergamo feci giocare Donadoni nel ruolo di Angelo Colombo e Gullit da trequartista. Ma Ruud, anche se voleva giocare sempre lì, non legava la squadra, non dava i riferimenti che garantiva Roberto”
Su Boban
“… Andai a vederlo a Parma nell’Under 21. Cercavo un’alternativa a Donadoni e lui era l’ideale, forte in attacco e dietro”
[…] Con i ricordi si arriva al 1° aprile ‘73, la sua prima stagione al Fusignano.
“Eravamo in testa dalla prima giornata. Avevo perso tutte le amichevoli pre-campionato. Per forza, erano abituati a un allenamento a settimana. Io li ho massacrati con una seduta al giorno. Volevano cacciarmi, ma non costavo nulla e mi hanno tenuto. Vinsi il campionato di seconda categoria, poi andai a Ravenna per fare il patentino e poter allenare i dilettanti. Il corso lo teneva un certo Silvio Nola”
Poi al 1°aprile 1987, sette giorni prima di Parma-Milan, ritorno degli ottavi di Coppa Italia.
“All’andata avevamo vinto 1-0 a San Siro e avevo contribuito al licenziamento di Liedholm. Mi spiacque. Un giornalista del Corriere andò da Berlusconi che gli rivelò: “Sacchi sarà il prossimo allenatore del Milan, ma non lo scriva”. Il giornalista lo fece scrivere a un collega. A Parma erano sicuri che avrei perso… In spogliatoio giurai: “Se mi dicono: vinci questa partita, ma non vai più al Milan, firmo”. Finì 0-0 contro Capello: passammo noi”
Ancora i ricordi vanno al 1° aprile 1988, Milan-Empoli 1-1 e il regalo di Van Basten
“Entrò nella ripresa. La partita non si sbloccava: finta e gran tiro dal limite. Avevamo ritrovato Marco che ci avrebbe regalato tante perle del genere”
Un anno dopo, il 5 aprile 1989 ancora Van Basten in Real Madrid-Milan 1-1
“Un furto. Annullarono un gol di Ruud valido di 2 metri. Non serviva la Var. Giocammo benissimo. Il nostro vero biglietto da visita al mondo che restò incantato. Ora mi rivedo la partita”
Auguri Mister Sacchi