La Penna degli Altri

Il Cagliari del 1996/97: esperimento innovativo terminato con la retrocessione

(MEDIAPOLITIKA.COM di Marco Milan – Foto WIKIPEDIA)

Mediapolitika racconta il Cagliari del 1996/97. Ecco un estratto.

[…] Nell’estate del 1996 il Cagliari si appresta ad affrontare la settima stagione consecutiva in serie A dopo il ritorno nel 1990. I sardi hanno chiuso l’ultimo campionato al decimo posto, guidati da Bruno Giorgi dopo l’esonero di Trapattoni. […] Il presidente Cellino decide di cambiare ancora: via Giorgi e dentro l’uruguaiano Gregorio Perez, reduce da tre campionati consecutivi vinti alla guida del Penarol. […] Perez […] sbarca in Sardegna assieme ad un suo elemento di fiducia, il centravanti Luis Alberto Romero che con il tecnico al Penarol ha realizzato 17 reti in 34 partite e deve rimpiazzare a Cagliari due icone come Oliveira e Dely Valdes.

[…] Le premesse per un buon campionato ci sono tutte, l’ossatura del Cagliari è simile a quella precedente e il carisma e l’esperienza di Perez possono permettere ai rossoblu di compiere quel salto di qualità che li porti a lottare per la zona Uefa.

[…] L’8 settembre 1996 […] il Cagliari esordisce col piede giusto battendo per 2-0 al Sant’Elia l’Atalanta, reti di Pancaro dopo pochi minuti e raddoppio di Muzzi a ridosso del 90′; per Gregorio Perez avvio migliore non poteva esserci.

[…] Cagliari-Parma del 13 ottobre si conclude con la vittoria per 1-0 degli emiliani e la seconda sconfitta casalinga di fila dei rossoblu; Perez è ora veramente sulla graticola ed il nome di Carlo Mazzone (disoccupato dopo aver allenato la Roma per tre stagioni fino al maggio precedente) comincia ad aleggiare pesantemente sul collo del tecnico uruguaiano che, a precisa domanda, risponde sempre con garbo e signorilità.

[…] Cellino dà il benservito all’uruguaiano e richiama Carlo Mazzone, già sulla panchina dei sardi fra il 1991 ed il 1993 con tanto di qualificazione in Coppa Uefa. Gregorio Perez lascia la Sardegna da signore, senza polemiche, consapevole che anche situazioni simili fanno parte del suo mestiere.

[…] Il bilancio è ancora negativo, ma Mazzone ha esperienza. […] L’impronta di Carlo Mazzone inizia a sentirsi, la formazione sarda è più sicura di sé, più organizzata, ed anche i risultati non si fanno attendere: dopo i pesanti ko con la Sampdoria e con l’Atalanta e l’1-1 in casa col Milan, infatti, il Cagliari blocca la Juventus al Sant’Elia, perde di misura a Udine, quindi vince una partita al cardiopalma contro il Verona.

[…] Gran parte della salvezza, però, il Cagliari se la gioca domenica 18 maggio a Piacenza dove chi perde potrebbe dire virtualmente addio alla serie A. La tensione si taglia a fette allo stadio della Galleana, il Piacenza è più in palla, è spinto dai propri tifosi e va subito in gol con il centravanti Luiso, ma al 44′ il Cagliari agguanta il pari con Tovalieri, poi vince la paura e l’incontro termina 1-1.

[…] Alla fine ecco la notizia che tutti i cagliaritani aspettavano: il Piacenza ha vinto e dunque il Perugia è in serie B ed i piacentini giocheranno lo spareggio contro il Cagliari. […] La Lega, intanto, dispone che lo spareggio fra Cagliari e Piacenza sia giocato allo stadio San Paolo di Napoli ed ecco che altre frecce si insinuano nell’arco cagliaritano poiché i tifosi pronti ad invadere il capoluogo campano sono almeno ventimila, praticamente il doppio di quelli emiliani. […] Domenica 15 giugno si gioca Cagliari-Piacenza e tutti i bei propositi, nonché i favori del pronostico, vanno presto a farsi benedire perché i sardi sono bloccati, non riescono ad indovinare due passaggi di fila, mentre il Piacenza corre, lotta, sembra mentalmente più leggero, come se le minori possibilità di farcela li avessero psicologicamente liberati. Gli emiliani si portano sul 2-0 già nel primo tempo, poi falliscono pure il rigore del possibile 3-0, circostanza che risveglia il Cagliari dal torpore e genera l’1-2 di Tovalieri prima del 60′. I sardi ora attaccano, ma lo fanno senza costrutto, solo con la forza della disperazione, eppure qualche occasione la creano, ma l’imprecisione degli attaccanti rossoblu e la bravura di Taibi frenano la rimonta, fino al gol di Luiso al 90′ che gela il pubblico cagliaritano e fa impazzire di gioia i pochi tifosi piacentini giunti fino a Napoli. Il Piacenza è salvo, il Cagliari dopo 7 anni torna in serie B. La delusione è fortissima, l’immagine più emblematica dello sfortunato pomeriggio napoletano è quella di Sandro Tovalieri che saluta la curva sarda con le lacrime agli occhi, poi in aeroporto non riesce neanche a parlare ai giornalisti che lo incalzano con le domande.

 

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Redazione

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