Il Corriere della Sera ricorda Carmelo Silva, il disegnatore trevigliese delle azioni in campo che raccontavano il gol.
Di seguito un estratto:
[…] Nella memoria di chi ha più di 50 anni i suoi disegni sono legati indissolubilmente ai gol più importanti della storia del calcio. Quando ancora non c’erano la televisione e la moviola, era la «disegnata» di Silva a restituire l’emozione delle partite più importanti. Un rallenty su carta che a colpi di pennino e china descriveva l’azione del gol. «Erano gli anni ‘30 — ne racconta la nascita la figlia Ileana — e papà era andato a Parigi a vedere una partita. C’era stato un gol singolare con un rimpallo e lo stava raccontando a un giornalista che non capiva la dinamica. Allora prese carta e penna e lo tratteggiò. Il disegno fu visto da Leone Boccali, allora direttore del Calcio illustrato, che gli disse di prepararne altri».
Divenne una firma, Silva, e aprì un’epoca popolando la fantasia di intere generazioni di appassionati di calcio. Il trevigliese raccontò tra gli altri i mondiali vinti dall’Italia del 1938. […]
Una carriera, quella di Silva, nato nel 1909, sentita sin da bambino. «Era molto piccolo — racconta ancora la figlia Ileana — quando si era appassionato delle pagine illustrate della Domenica del Corriere e diceva a tutti: “Da grande farò il Beltrame”. Mio nonno non voleva sentire ragioni. Papà però era portato e alla fine riuscì a spuntarla iscrivendosi all’Accademia Carrara. Aveva ragione lui. Sono passati 25 anni dalla sua scomparsa ma ci capita ancora di venire contattati da suoi “tifosi” che chiedono notizie […]
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