GLIEROIDELCALCIO.COM
Con quella faccia un pò così, quell’espressione un pò così
Uno dei calciatori più iconici dei ’70, simbolo di una generazione e di un decennio rimasti incastonati tra sport e politica. Se guardavi una partita di quel calcio nostalgico e semplice di un quarantennio fa, magari una con protagonista la spettacolare Germania o il vincente Bayern Monaco, potevi scorgere un calciatore con una folta capigliatura quasi afro. Faccia da duro e baffo lungo.
Paul Breitner da Kolbermoor, Baviera. Carriera mostruosamente interessante la sua, con quattro squadre a segnare il suo destino di calciatore legato alle ideologie politiche, più o meno palesate apertamente. Il Bayern Monaco sarà la sua casa iniziale, quella che gli permetterà di conquistare la maglia della nazionale, con la quale vincerà un Europeo ed il Mondiale, quello del ’74, quello del suo rigore al minuto ’25.
Poi verranno le sirene spagnole del Real e quelle tedesche dell’Eintracht.
Farà ancora in tempo a giocarsi una finale mondiale nel 1982, contro la tenace Italia di Bearzot. Segnerà anche il gol del definitivo 3-1, rimarcando quel suo carattere mai domo, da combattente poco arrendevole.
La carriera di Breitner l’abbiamo raccontata dettagliatamente in un altro dei nostri articoli a lui dedicato.