GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
“La nazionale del Titano cade su un’autorete”
Un debutto unico e irripetibile, la prima volta di una nazionale bella e speciale.
Perché la storia della squadra di San Marino inizia in un soleggiato pomeriggio di 35 anni fa. Lo scenario prescelto lo stadio di Serravalle, gli spettatori circa 2000.
I ragazzi di Cesare Casali contro il più esperto Canada Olimpico, formazione non irresistibile ma con qualche pedina nel giro della nazionale che sarebbe andata ai mondiali messicani.
Quel Marzo del 1986 sarebbe stato un periodo irripetibile per il pallone del Titano, iniziato con un’altra amichevole, questa volta contro i forti danesi dell’ Odense, bacino dal quale accingeva ampiamente la stupefacente compagine di Sepp Piontek.
Nei 4 anni tra il 1986 ed il 1990, la storia di San Marino mutò radicalmente. Si arrivò ad un riconoscimento UEFA nel 1988 e poi alle qualificazioni per le maggiori competizioni internazionali. Quel giorno di 35 anni fa, il talento del furetto Macina non bastò a limitare la potenza fisica dei canadesi. Un tiro beffardo di Grimes e poi l’autogol del capitano Dante Maiani, l’icona del calcio sammarinese, arrivato a quell’appuntamento alla soglia dei 40 anni.
Massimo Bonini, il più esperto, non scenderà in campo. La Juventus non gli concederà il pass decisivo.
Nonostante questo, il 28 Marzo 1986 si ebbe la sensazione che quella fosse l’alba di un intero movimento calcistico, ancora acerbo ma comunque destinato a migliorarsi.