Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

Il gagliardetto del City: il cielo è azzurro sopra Manchester

Published

on

Il gagliardetto del City: il cielo è azzurro sopra Manchester

E’ l’azzurro delle maglie dei “ Citiziens ” a colorare, si fa per dire, il cielo dell’algida Manchester. Questo dopo l’impresa della stagione appena conclusa che ha visto il Manchester City trionfare nelle tre più importanti competizioni a cui ha partecipato.

Il trionfo di coloro che per anni sono stati considerati i “cugini poveri” del Manchester United, il successo del “Pep” Guardiola ma anche un chiaro esempio che, in alcune circostanze, il vertice del calcio si raggiunge soprattutto con grandi, grandissimi capitali come quelli che dal 2008 ha sborsato lo Sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan.

La nascita del Manchester City

Il Manchester City nasce nel 1880 con il nome di St Mark la squadra dell’omonima chiesa del quartiere di Gorton ad est di Manchester. Un’iniziativa benefica poiché i membri della chiesa di S. Marco, con la fondazione di una squadra di calcio, intendevano principalmente operare a favore dei tanti disoccupati di Gorton per offrirgli svago ma anche per strapparli dalla strada e dalle piaghe della violenza e dell’alcolismo.

Il legame con la chiesa del sodalizio antesignano del Manchester City è dimostrato anche dalle maglie nere che sfoggiavano sul petto una caratteristica croce maltese la cui adozione, a parte il valore religioso, è ancora avvolta nel mistero.

Il Gorton Athletic nel 1884. Alle origini del Manchester City

Nel 1894, dopo i primi anni di calcio parrocchiale, la società si assesta ed assume la denominazione di Manchester City F.C., utilizzando l’araldica cittadina a simbolo. Parimenti le casacche diventano azzurre, tonalità a tutt’oggi rimasta.

Particolarmente curiosa la scelta di adottare alla fine degli anni Sessanta, secondo quanto suggerito da un’assistente del mitico allenatore Joe Mercer, maglie a strisce verticali rosso nere per rendere onore al Milan. Con quella casacca il Manchester City prima trionfò nella F.A. Cup e poi, nel 1970, conquistò il suo primo alloro europeo, la Coppa delle Coppe.

Lo stemma utilizzato per diversi anni dal Manchester City

L’evoluzione del gagliardetto

Nei gagliardetti, partendo dalla disamina dagli anni Sessanta, si passa da un curioso formato triangolare azzurro e amaranto su cui è apposto lo stemma circolare in uso in quel periodo per poi giungere alla versione contenente nella parte inferiore dello scudo la rosa dei Lancaster, emblema che compare nei gagliardetti agli inizi degli anni Ottanta.

Alla fine degli anni Novanta, a seguito di revisione dello stemma societario, compare una maestosa aquila con il petto arricchito dallo stemma tradizionale. In alto tre stelle d’oro rappresentative di vittorie mentre in basso l’aquila artiglia un cartiglio con l’iscrizione latina del motto “ Superbia in Proelio ”.

Dal 2017 si ritorna all’antico. L’aquila scompare. Lo stemma viene modificato in uno circolare dove è chiaro l’intendimento di dare risalto alle origini. L’iscrizione dell’anno di fondazione (1894) è in  lettere dorate. Non solo l’anno ma sono presenti anche gli altri simboli tradizionali: l’imbarcazione in navigazione nel canale di Manchester. La rosa dei Lancaster e le tre linee trasversali celesti (un tempo gialle) ad indicare i tre corsi d’acqua che tagliano Manchester.

GLIEROIDELCALCIO.COM (Marco Cianfanelli)

più letti

Exit mobile version