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La prima Regina del calciomercato femminile

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Giovanni Di Salvo) – I principali club della serie A di calcio femminile, Roma, Juventus, Fiorentina, Milan ed Inter, come le loro controparti maschili stanno completando gli organici delle rose da mettere a disposizione dei propri allenatori e sono alla ricerca degli ultimi colpi di mercato in vista dell’inizio della nuova stagione.

Ma quale è stata la prima “Regina” del calciomercato nel mondo del calcio femminile?

Per scoprirlo dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di ben cinquanta anni.

Era il famoso luglio del 1969, ricordato da tutti per lo sbarco dell’uomo sulla Luna.

In quello stesso mese, qualche giorno prima dell’allunaggio, delle biondine danesi “sbarcarono” in Italia.

Infatti la Danimarca, il 18 luglio, disputò al “Comunale” di Torino un’amichevole contro le azzurre.

Il match si concluse col punteggio di 2-2 e tra le ragazze del nord si misero in luce il terzino Birgit Nilsen e la ventunenne ala destra Maria Sevcikova. Nilsen, anch’essa ventunenne, oltre che calciatrice, era una impiegata della filiale della Olivetti presente nella capitale danese. Sevcikova, invece, era nata in Cecoslovacchia ma l’anno precedente si era trasferita a Copenaghen, dove lavorava in una fabbrica di sigari ed al contempo militava in una squadra locale: la brunetta, dunque, era divenuta “danese” di adozione tanto da essere convocata anche nella nazionale.

Marco Rambaudi, l’ambizioso presidente del Real Torino (nelle cui file vi erano già diverse giocatrici della nazionale italiana come Amari, Rossero, Zaramella e Cittadino), ne approfittò immediatamente per ingaggiarle al fine di costruire una grande squadra e puntare allo scudetto.

Questo fu un doppio colpo sensazionale per l’epoca, perché si trattava delle prime calciatrici straniere che venivano a giocare per una squadra italiana.

Le due giocatrici ottennero un contratto di 200.000 lire al mese più bonus per tutta la durata del campionato oltre ad un lavoro in una ditta di Torino e l’alloggio gratuito.

E il patron della squadra granata, dopo la Coppa Europa disputatasi in Piemonte ai primi di novembre, piazzò un altro colpo a sorpresa prendendo anche l’attaccante ventiquattrenne Sue Lopez. La centravanti, proveniente dal Southampton, proprio in quella manifestazione aveva trascinato l’Inghilterra alla conquista del terzo posto mettendo a segno quattro reti in due partite.

Il primo approccio delle tre calciatrici straniere con il calcio italiano però non fu memorabile: il loro debutto avvenne col ko per 3-1 subito nell’amichevole giocatosi l’otto novembre al “Ruffini” di Torino contro l’Ambrosiana Milano.

Gli sforzi compiuti dal presidente del Real Torino, comunque, vennero ampiamente ripagati perché le granate si aggiudicarono, nella stagione 1970, il Campionato e la Coppa Italia organizzati dalla Federazione F.I.C.F.

 

Per chi volesse approfondire l’argomento:

“Le pioniere del calcio. La storia di un gruppo di donne che sfidò il regime fascista” della Bradipolibri (Prefazione scritta dal CT della nazionale Milena Bertolini)

“Quando le ballerine danzavano col pallone. La storia del calcio femminile”  della GEO Edizioni (Prefazione scritta dal Vice Presidente L.N.D. Delegato per il Calcio Femminile Sandro Morgana).

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Ingegnere palermitano con la passione per il giornalismo e il calcio femminile. Autore di due libri: "Le pioniere del calcio. La storia di un gruppo di donne che sfidò il regime fascista" e "Quando le ballerine danzavano col pallone. La storia del calcio femminile".

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