GLIEROIDELCALCIO.COM – Nulla di nuovo dalle pagine del 30 gennaio 1970 de La Stampa: un allenatore che se la prende con un giornalista. Il titolo comunque attrae e leggiamo l’articolo…
“La difficile posizione in classifica in cui si trova la Lazio ed i difficili impegni che attendono la squadra biancoazzurra (a cominciare dalla partita di domenica prossima contro il Cagliari), hanno fatto perdere le staffe a Lorenzo. Ieri, durante la partita Lazio-Perugia De Martino, il trainer si è rivolto ad alta voce verso la tribuna stampa sventolando un giornale e inveendo contro un cronista che lo aveva criticato. Alcuni tifosi, incitati da Lorenzo, hanno tentato di invadere il settore riservato ai giornalisti e sono stati trattenuti a stento dagli agenti accorsi al tumulto. Un guardiano del Coni è stato addirittura minacciato con un coltello. L’episodio sarebbe stato causato dalle voci di iniziative di sapore taumaturgico che Lorenzo avrebbe messo in atto per allontanare il malocchio dalla squadra. Prima della partita con la Juventus, il tecnico laziale avrebbe fatto ardere l’incenso negli spogliatoi. Non avendo dato i frutti sperati questo tentativo, Lorenzo avrebbe deciso di scegliere un altro sistema ritenuto più efficace. Dopo la partita perduta con il Milan, sul rogo, questa volta, sarebbero finite le scarpe di Mazzola e le maglie dei giocatori” (Cit. La Stampa, 30 gennaio 1979).
Leggendo l’articolo abbiamo pensato al film di Lino Banfi “Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio”, del 1983 ma anche e soprattutto a quello del 1985, “Mezzo destro, mezzo sinistro”, dove tra Gigi Sammarchi e Andrea Roncato, nel ruolo di due strampalati calciatori, si palesa la figura di un eccentrico allenatore, l’argentino Juan Carlos Fulgencio interpretato da Leo Gullotta: modi, abitudini e nome ricordano Juan Carlos Lorenzo.
Scherzi a parte Lorenzo è un allenatore dal Palmares importante: quattro campionati argentini, due con il San Lorenzo e due con il Boca Juniors, una Coppa Italia con la Roma e può vantarsi anche di una Libertadores e una Intercontinentale sempre con il Boca Juniors.