Mariolino Corso, stella del calcio anni ’60 e ’70, protagonista di quella fantastica formazione che era la Grande Inter di Herrera, se n’è andato questa mattina. Lo riporta l’Ansa.
Quel veronese classe ’41 aveva legato la sua carriera ai nerazzurri, con i quali aveva giocato durante tre decadi, tra il 1957 ed il 1973. Più di 500 partite a Milano e 94 gol (quello in finale di Intercontinentale contro l’Indipendente su tutti). Due Coppe dei Campioni tra il 1964 ed il 1965 e quattro scudetti.
Mario Corso era famoso per le sue punizioni “a foglia morta”, difficilissime da neutralizzare per via di uno strano e apparentemente innocuo effetto a scendere.
Dopo le grandi stagioni all’ombra della Madonnina, si trasferì al Genoa dove concluse la carriera nel 1975.
Celebre la frase del suo compagno di squadra Tagnin:
“Quando Suárez era in forma sapevamo di non perdere, ma quando Corso era in forma sapevamo di vincere”
Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta la redazione de GliEroidelCalcio.com
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