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Una maglia, una storia … il Verona 1983/84 di Nanu Galderisi

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Questa settimana condivido un’altra meravigliosa maglia dell’Hellas Verona. Il modello è molto simile a quello scudettato già presentato qualche mese fa ma con alcune differenze che successivamente andrò a descrivere … il Verona 1983/84 di Nanu Galderisi

Questa maglia appartiene alla stagione 1983-84 in cui i gialloblu di Mister Osvaldo Bagnoli, con un sesto posto finale, gettarono le basi per la trionfale cavalcata della stagione successiva che porterà al primo e unico tricolore della storia del club scaligero.

A parte i decisivi innesti degli stranieri Elkjaer e Briegel, la squadra era già, nella maggior parte degli effettivi, quella che poi firmò l’impresa tricolore: dal portierone Garella, agli esterni Marangon e Ferroni, per passare ai difensori vari Tricella, Fontolan, il perno del centrocampo Di Gennaro, l’ala Pierino Fanna e il bomber con la maglia numero 9, “Nanu” Galderisi, proprio il padrone di questa maglia.

L’attaccante gialloblu è di origine salernitana e fu prelevato dalla Juventus nella mitica Vietri-Raito, squadra di Vietri Sul Mare, paese in cui risiedo quando torno nella mia amata Campania.

Nanu è stato uno degli artefici dello scudetto gialloblu insieme ad Elkjaer, con cui formò una coppia di attacco di eccezionale rendimento e prolificità: fu il capocannoniere del club in quel campionato memorabile. Attaccante molto forte, poteva efficacemente ricoprire i ruoli sia di prima che di seconda punta, come appunto avvenne in quel di Verona. Ha lasciato un ottimo ricordo anche a Roma (sponda Lazio) e Padova dove conquistò in entrambi i casi la promozione in massima serie, rispettivamente nel 1988 e nel 1994.

Nanu scambiò questa maglia con il capitano del Bari Totò Lopez, al termine di una delle due gare giocate tra il 13 ed il 16 giugno 1984, valide per la semifinale di Coppa Italia, piuttosto a sorpresa, tra i veneti e i biancorossi pugliesi che arrivarono a quello scontro dopo aver eliminato nientemeno che la Juventus di Trapattoni e Platini e prima ancora la Fiorentina di Antognoni. Dopo tanti anni da quelle partite, la maglia, regalata dal capitano Totò Lopez al nipote e da questi poi ceduta. Purtroppo non è possibile risalire a quale delle due sfide risale questa maglia, avendo l’Hellas giocato con la stessa maglia entrambe le sfide.

Nelle foto si vede Galderisi prima del match del Della Vittoria, all’ingresso delle squadre in campo e in un’azione di gioco del match di ritorno al Bentegodi in cui fu decisivo per gli esiti del confronto con una doppietta rifilata ai malcapitati ospiti. L’Hellas, come anche la stagione precedente contro la Juventus, perse poi il trofeo in finale contro la Roma di Pruzzo e Cerezo.

Il gol del Bari di Galluzzo, nella sfida di andata. Si riconosce anche Totò Lopez

La maglia è lo stesso modello iconico con cui viene tradizionalmente ricordato il Verona scudettato: vale a dire quello Adidas Ventex con sfondo blu e colletto, bordo manica e le strisce sottili verticali (“pin-stripes”) gialle. La vera particolarità del modello è rappresentata dallo stemma con i due mastini che è in similpelle e il che rende la maglia molto più bella e affascinante oltre che più rara.

Lo stemma con i due mastini stilizzati inframezzati dalla scala sta a rendere omaggio ai due celebri condottieri Mastino I e Mastino II della Scala che regnarono sulla città rispettivamente nel XIII e XIV secolo. La scala al centro dello stemma è chiaro omaggio alla famiglia Della Scala o Scaligeri, signori di Verona a cavallo dei due secoli sopra citati.

Particolare dello stemma

Lo stemma del club debuttò proprio in quella memorabile stagione 1983-84, precisamente il 18 marzo contro la Juventus, battuta con le reti di Maurizio Iorio e proprio di Nanu Galderisi.

Altra novità è lo sponsor, sempre il mitico Canon, precisamente il materiale, che diventa ora in vellutino, sostituendo la precedente versione in vernicetta.

Questo stesso modello di maglia è stato utilizzato anche nel corso della successiva stagione dello scudetto 1984-85: ad esempio anche nella prima giornata di campionato, che rappresentò il debutto (in verità Amaro, data la vittoria dell’Hellas) in campionato di un certo Diego Armando Maradona, il Verona scese in campo con questa maglia.

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