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Para tutto, anche il rigore. Poi si arrende a Bierhoff
Accadeva esattamente 25 anni fa. Il primo rigore parato in A da Gianluigi Buffon, quel ragazzone non ancora 19enne salito agli onori delle cronache appena una stagione prima. Sarebbe stato l’inizio di una lunghissima serie, peraltro non ancora conclusa e destinata a prolungarsi, si spera.
L’ennesimo anno della Juventus di Lippi, campione d’Europa e del mondo, destinata a conquistare lo Scudetto numero 24 in quel quinquennio magico.
Quel giorno il Parma di Ancelotti affrontava l’Udinese di Zaccheroni, in una sfida tra due delle compagini che saranno le rivelazioni degli anni ’90. Una sfida vissuta con intensità dal numero 1 di Carrara, vivace in porta e infuriato dopo il rigore calciato da Bierhoff. Quel rigore lo parerà, prima di venir beffato dall’attaccante tedesco, abile a raccogliere la respinta e infilare in rete.
Un risultato inaspettato ma non troppo, che purtroppo sarà decisivo ai fini della classifica. Il Parma arriverà secondo a due punti dai bianconeri, con più partite vinte di tutti (ben 18) e sette sconfitte. 65 Juventus, 63 Parma.
Da quel giorno Buffon è riuscito a issarsi al terzo posto generale nella speciale graduatoria dei para rigori del massimo campionato. I suoi sono in totale 22, contro i 32 di Handanovic e i 31 di Pagliuca.
L’obiettivo è quello di raggiungere il sesto mondiale e, magari, vincere l’ennesima coppa del mondo parando un rigore.