GLIEROIDELCALCIO.COM (Eleonora D’Alessandri) – È appena trascorso tra le polemiche il più moderno “boxing day” eppure, nel lontano 1964, giocare in date cosiddette “festive” non era poi tanto strano. Proprio il 1 gennaio 1964, a Madrid, la Juventus batte l’Atletico Madrid per 2-1 nella gara di ritorno degli ottavi dell’allora “Coppa delle Fiere”. Una partita conclusasi già al 9’ del primo tempo, quando i bianconeri erano già sul 2-0, forti anche del risultato di 1-0 dell’andata.
Le reti per i bianconeri furono segnate da Dell’Omodarme e da Menichelli, mentre per l’Atletico, il gol fu di Beitia. La squadra era all’epoca allenata da Eraldo Monzeglio e tra i giocatori più rappresentativi vanno menzionati il portiere Anzolin, Dino Da Costa, Del Sol e Nenè. Si giocò al Santiago Bernabeu, di fronte a 50mila spettatori.
Una partita praticamente segnata. Fu evidente fin da subito che l’Atletico era già battuto e, dopo una ventina di minuti, anche i suoi sostenitori cominciarono a rumoreggiare con sbandieramenti e cori chiedendo a gran voce le dimissioni del presidente Barroso. I bianconeri intanto giocano in tranquillità, ridicolizzando gli avversari che proprio non sono in partita, ricevendo più volte fischi e cori dal pubblico. L’Atletico gioca infatti senza due dei suoi attaccanti migliori, Jones, infortunato e Adelardo, ma anche la Juve è sottodimensionata, vista l’assenza di Sivori, di Salvadore e di Stacchini.
Dell’Omodarme segna il primo gol ad appena cinque minuti dal calcio d’inizio e, a rimettere la palla in gioco a breve distanza dalla linea di fondo dell’Atletico, fu il terzino Gori che, approfittando di un contrasto tra Calleja e un paio di bianconeri, aveva tirato quasi rasoterra da distanza ravvicinata con un nulla di fatto. Solo quattro minuti dopo, l’altra ala juventina Menichelli, sgusciava via alla difesa e battendo in velocità il difensore, faceva partire un tiro lungo e alto, segnando il secondo gol per i bianconeri. Probabilmente non colpì il pallone con l’intento di segnare, fatto sta che la palla arrivò a breve distanza dalla traversa, superando il portiere spagnolo e entrando nell’angolo alto della porta. A questo punto tutto sembra facile, anche le papere che seguirono di Nenè che, solo davanti al portiere, cade due volte proprio sul punto di tirare.
Il secondo tempo è caratterizzato da una Juventus già soddisfatta del risultato che controlla il gioco e da un Atletico leggermente in ripresa. Al 19esimo infatti, l’unica vera occasione dei giocatori spagnoli, che accorciano le distanze grazie a Beitia. Il risultato era oramai chiaro e, già dalla metà del secondo tempo, vengono accese le luci e la partita viene giocata nell’indifferenza generale. Niente fuochi d’artificio per questo capodanno 1964, solo un passaggio (meritato) di turno.
Nei quarti i bianconeri saranno estromessi dalla Real Saragozza, poi vincitrice della Coppa.
Romana e romanista di nascita, trasferita in Friuli Venezia Giulia per sbaglio. Una laurea in scienze della comunicazione, un lavoro come responsabile marketing e un figlio portiere mi riempiono la vita. La mia grande passione è il calcio, la sua storia e tutto quello che ne fa parte.