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1 novembre 1964 – La Roma si aggiudica per la prima volta nella sua storia la Coppa Italia

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Il 1° novembre 1964 la Roma si aggiudica la diciassettesima edizione della Coppa Italia, la prima della sua storia. Una storia che la vedrà trionfare successivamente ancora otto volte e perdendo però in totale anche altrettante finali a partire dalla prima nel 1937 con il Genova.

La formula della Coppa Italia 1963/64 viene concepita con l’obiettivo di non “disturbare” troppo le società che hanno appuntamenti europei quali Inter e Milan, impegnate in Coppa dei Campioni, l’Atalanta, che vincendo l’edizione precedente della Coppa Italia si era guadagnata il pass per la Coppa delle Coppe, e la Juventus che partecipa, su invito, alla Coppa delle Fiere. Queste squadre infatti vengono ammesse di diritto ai quarti di Finale.

Nonostante ciò, Roma e Torino riescono ad imporsi e ad arrivare sino in fondo alla competizione: la Roma elimina nell’ordine Potenza, Napoli, Foggia e Atalanta. In semifinale incontra la Fiorentina … dopo i primi novanta minuti il risultato è di 1-1 con reti di Leonardi per i giallorossi e di Seminario per i viola. Anche i tempi supplementari finiscono a reti inviolate; si dà inizio quindi alla lotteria dei calci di rigore. L’arbitro fa battere sei calci di rigore per parte e la Roma li segna tutti, cinque con Manfredini e uno con il portiere Cudicini, la Fiorentina ne segnerà solo due.

Il Torino elimina invece il Lecco, il Varese, il Genoa e l’Inter. In semifinale ha la meglio sulla Juventus per 2-0, in un Derby d’estate, si gioca infatti il 14 giugno del 1964, davanti a quarantamila spettatori. Trascinati dall’inglese Hitchens, che segna un goal e crea le premesse per la seconda marcatura, i granata guadagnano l’accesso alla gara che assegna il titolo.

La finale è prevista per il 6 settembre a Roma. Sia i primi 90’ minuti sia i supplementari finiscono a reti inviolate, rendendo necessario un ulteriore incontro per l’assegnazione del trofeo. Questo slittamento della finale, con conseguente mancanza ufficiale di un vincitore, costringe l’Uefa a decidere d’ufficio la squadra che dovrà rappresentare l’Italia nella Coppa delle Coppe: in virtù di un migliore piazzamento in classifica, il Torino ottiene la partecipazione al trofeo internazionale, mentre alla Roma viene offerta la partecipazione alla Coppa delle Fiere.

La FIGC decide di far giocare l’ulteriore incontro a Torino per motivi di cavalleria dopo la gara disputata a Roma.

A cinque minuti dal termine la gara sembra si stia indirizzando ancora verso nuovi tempi supplementari. Ma all’85′ Carpanesi palla al piede s’invola sulla sinistra, cambio di gioco verso Tamborini che passa a Francesconi il quale finta il tiro e passa invece la palla a De Sisti che s’infila in dribbling tra i difensori per poi passarla a Nicolè il quale spara un rasoterra di rara potenza…palla in rete!!! La Coppa Italia si tinge per la prima volta di giallorosso.

“La Roma, battendo il Torino per 1-0 nella finalissima bis si è aggiudicata la Coppa Italia 1964 grazie ad una rete di Nicolé ed una accorta condotta di gara, basata sul principio ormai dilagante della prudenza con contropiede. Rocco, insomma, è stato sconfitto da Lorenzo sul proprio terreno; su quello del cosiddetto gioco moderno. Un successo, comunque, meritato specie sotto l’aspetto tattico e agonistico”. (Cit. Il Calcio e il Ciclismo Illustrato, 8 novembre 1964).

Proprio da questa edizione la Lega decide di premiare la vincitrice del torneo oltre che con la Coppa Italia anche con la Coppa Renato Dall’Ara, istituita alla memoria del presidente del Bologna scomparso proprio l’estate precedente. Questo trofeo era consegnato durante la cerimonia di premiazione e, pur rimanendo un trofeo vigente tutt’oggi, non avviene più la consegna in campo.

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Classe ’68, appassionato di un calcio che non c’è più. Collezionista e Giornalista, emozionato e passionale. Ideatore de GliEroidelCalcio.com. Un figlio con il quale condivide le proprie passioni. Un buon vino e un sigaro, con la compagn(i)a giusta, per riempirsi il Cuore.

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