“Parma, 19 Dicembre 2020 – Tre notti dopo aver alzato al cielo di Londra, nel leggendario Wembley Stadium, il suo primo trofeo europeo (Coppa delle Coppe), il Parma conquistò la sua prima vittoria in campionato contro la Juventus nella nostra casa, lo stadio Ennio Tardini”.
Così possiamo leggere sul sito ufficiale del Parma
“Si giocò, anche allora, in un anticipo serale di sabato. Era il 15 maggio 1993.
Gli ospiti andarono in vantaggio al 39′ con una perla tecnica di Roberto Baggio (0-1), dopo che al nostro attaccante svedese Tomas Brolin l’arbitro Roberto Bettin di Padova aveva annullato per un presunto fuorigioco un gol che sembrava regolare.
Il fantasista juventino, lanciato in area in verticale, con la nostra linea difensiva scavalcata, non ebbe problemi a mettere a sedere anche il nostro portiere Marco Ballotta.
Lorenzo Minotti e compagni dimostrarono di essere sul pezzo e di non aver esaurito forze e stimoli nei festeggiamenti dello storico successo continentale.
A quattro giornate dalla fine del campionato, d’altronde, erano ancora in corsa per il terzo posto in classifica, poi raggiunto ai danni proprio della Vecchia Signora.
Così il Parma, nel secondo tempo, ribaltò il risultato.
Sul tabellino della gara figura che la confezionò una doppietta di Marco Osio, siglata in dieci minuti.
Il Sindaco fu il realizzatore, ma incartarla, dopo l’intervallo e la carica infusa da mister Nevio Scala. fu una strepitosa interpretazione collettiva ai livelli di quella messa in scena a Wembley tre giorni prima.
Al 48′ una successione di veloci passaggi in orizzontale al limite dell’area tra Faustino Asprilla, Stefano Cuoghi e Brolin, mise nelle condizioni Osio di intercettare di testa davanti alla linea di porta il pallone appena toccato dal portiere avversario Angelo Peruzzi e di insaccare in rete (1-1).
Il nostro numero nove raddoppiò al 58′ in acrobazia di destro, ancora a un soffio dalla porta, liberato da un’altra azione da manuale.
Brolin impostò largo a sinistra per il terzino Alberto Di Chiara, che entrò in area e in corsa mise al centro per Osio, che non sbagliò l’appuntamento (2-1).
Che notte, quella notte, dopo il novantesimo, in un Tardini esaurito.
Continuò il tripudio post Wembley, con la Coppa delle Coppe che fece un giro di campo”.