GLIEROIDELCALCIO.COM – Oggi vogliamo sottoporre ai nostri lettori un documento importante che riguarda il calcio quando era ancora nel suo stato pionieristico.
Abbiamo preso in esame un articolo de La Stampa Sportiva del 16 ottobre 1910 dalla sessione della rivista stessa dedicata al “Giuoco del Calcio”, in cui si fa il punto sulla nuova stagione, la nuova Federazione e dove si forniscono i risultati di alcuni matches giocati a Stresa validi per la Coppa Omarini.
Nell’articolo, dopo un incipit dedicato agli sport estivi i quali verranno accantonati in attesa della prossima buona stagione, si arriva a presentare il calcio, uno sport ancora poco conosciuto e praticato che si stava facendo largo tra i giovani…
“Quando pei primi iniziammo su queste colonne una rubrica che riferiva settimanalmente l’esito delle prime partite di foot ball, ci venne osservato che la trattazione di questo argomento interessava ben poco e non meritava i nostri entusiasmi di propaganda. Quando poi il giuoco cominciò ad entrare nelle simpatie dei giovani ed in quelle della folla che accorreva ad applaudire… i primi capitomboli, allora i nostri articoli, le nostre relazioni cominciarono ad avere… la degnazione di qualche lettore. Oggi, infine, che il giuoco del calcio si è portato, per importanza ed attività, quasi alla pari degli sports confratelli più anziani e più popolari, oggi la massa sportiva domanda che le grandi riunioni calcistiche vengano copiosamente illustrate coi dovuti particolari […]”
Altro passaggio che ci preme sottolineare di questo splendido articolo è il seguente:
“In pochi altri sports, come in quello del foot-ball, abbiamo riscontrata tanta suscettibilità ad un giudizio o ad una critica da parte degli atleti in gara… Guai a trattarli men che bene questi signori giuocatori; guai a toccarli in una imperfezione tecnica, o nella direttiva del loro Club…”.
Insomma niente di più attuale … uno sport appena nato e già fa discutere, non ci siamo mai fermati da allora…
Di seguito tutto il testo dell’articolo (ad eccezione della parte con i risultati della Coppa Omarini)
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“Gli sports cosidetti estivi, dopo un periodo di vitalità rigogliosa, stanno avviandosi a lunghi passi verso la tappa del meritato riposo. Fra breve non sentiremo più parlare di riunioni ciclistiche, ripetere i soliti nomi dei piè-veloci, divoratori di chilometri; non s’alterneranno più al nostro dolce idioma gli esotici e strani nomi di focosi puledri; non più meetings automobilistici,aviatorii, areonautici; non più regate, gare di nuoto, consimili manifestazioni che esigono la collaborazione di una temperatura mite, di una giornata radiosa e di strade ottime…
Degli sports atletici all’aria aperta alcuni si ridurranno ad esplicarsi nelle poche giornate buone che l’inverno concederà, altri non curando ostacoli di clima e di terreno toccheranno la massima loro attività e da soli sapran tener vivo nella gioventù il sacro fuoco per lo sport, anche se questo sacro fuoco sarà alimentato dai gradi…negativi della temperatura invernale!
L’Italia, come tutte le altre nazioni evolute o che stanno evolvendosi ai postulati dello sport, ha assunto, nelle simpatie delle sue giovani masse per le manifestazioni fisiche, un carattere polisportivo. Non cioè ad uno solo, od a pochi sports si è dedicata in particolare, specializzandosi, ma ha dimostrato di simpatizzare per tutti indistintamente i rami dell’attività sportiva, e saperne creare dei campioni.
Questo, si comprende, è avvenuto grado a grado.
Si è dovuto lottare talvolta contro una prima antipatia del pubblico, qualche altra con la diffidenza o la pigrizia dei giovani, ma infine la soddisfazione è venuta, e coloro che instancabilmente avevano lottato pel trionfo di una rinnovazione, per la propaganda e la volgarizzazione di un giuoco sportivo, hanno avuta la loro soddisfazione, e son stati ripagati dell’apostolato compiuto.
Questo è avvenuto da noi pel giuoco del calcio col pallone rotondo, e questo sta avvenendo per l’altro ramo di giuoco del calcio, quello col pallone ovale (rugby).
Quando pei primi iniziammo su queste colonne una rubrica che riferiva settimanalmente l’esito delle prime partite di foot ball, ci venne osservato che la trattazione di questo argomento interessava ben poco e non meritava i nostri entusiasmi di propaganda. Quando poi il giuoco cominciò ad entrare nelle simpatie dei giovani ed in quelle della folla che accorreva ad applaudire… i primi capitomboli, allora i nostri articoli, le nostre relazioni cominciarono ad avere… la degnazione di qualche lettore. Oggi, infine, che il giuoco del calcio si è portato, per importanza ed attività, quasi alla pari degli sports confratelli più anziani e più popolari, oggi la massa sportiva domanda che le grandi riunioni calcistiche vengano copiosamente illustrate coi dovuti particolari e anche, perché no? coi dovuti riguardi.
In pochi altri sports, come in quello del foot-ball, abbiamo riscontrata tanta suscettibilità ad un giudizio o ad una critica da parte degli atleti in gara… Guai a trattarli men che bene questi signori giuocatori; guai a toccarli in una imperfezione tecnica, o nella direttiva del loro Club…
Ho cercato di spiegarmi questo fatto con quello che il foot-ball è ancora presso di noi uno sport aristocratico, il giuoco preferito dagli atleti, dirò così intellettuali. E voi sapete che non v’è nulla di peggio che muover critica ad un saccente, ad un intellettuale. Per quanto abbia torto, questo signore avrà sempre l’abilità di dimostrarvi… che egli ha ragione! Ma è meglio evitar l’argomento per non far la psicologia dei pettegolezzi che hanno ostacolato una più rigogliosa fioritura del Foot-ball in Italia. Della ancor non superata crisi tutti hanno un po’ il peccato… E non vi sarebber mani pure, né pietre sufficienti, per punire tanti peccatori.
Accontentiamoci di salutare coloro che han lasciato i seggi del governo federale, con la storica frase: Le roi est mort, vive le roi! Guardiamo con fiducia ai sostituenti, agli uomini nuovi cui han posto in mano le redini della Federazione Italiana del giuoco del calcio, e ricordiamo che essi sono i signori:
Avv. Radice cav. Felice, presidente; Ing. Giuseppe Camperio, vice-presidente; prof. Scarioni Franco, segretario; rag. Giulio Bazzi, consigliere;
Liguria: Edoardo Pasteur; Piemonte: rag. Felice Berardo; Veneto: Alberto Masprone; Toscana: marchese Ridolfo Peruzzi DE Medici; Lazio: ingegnere Luigi Diamanti; Campania: Ing. Hector Bayon; Puglie Floriano Ludwig.
Non ostacoliamo gli eletti nelle loro prime deliberazioni, se vorremo un giorno spassionatamente giudicarli, e dirne lode con la stessa pacatezza con la quale potremmo anche essere chiamati a dirne male. Al nuovo governo il nostro saluto augurale; a sua disposizione poniamo il nostro modesto concorso ed il nostro sano entusiasmo per il bellissimo sport”.