GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
“Il nuovo diavolo prende fuoco anche con la pioggia”
Nessuno sa, nessuno immagina, anche se una presentazione in stile cinematografico sta per avere inizio, mentre un pubblico di 10 mila tifosi accoglie i beniamini destinati al mito.
Quando Berlusconi aveva spinto la dirigenza del suo gruppo affinché acquistasse la sua squadra del cuore, in pochi avrebbero potuto immaginare che sarebbe riuscito a creare una squadra di primissima grandezza; magari ci sarebbe stato un progetto interessante, magari si sarebbe potuti arrivare a qualche scudetto in più. Arrivare al mito, però, era francamente difficile. Il vento del cambiamento giunse il 18 Luglio del 1986, annunciato da tre elicotteri e da una melodia celestiale, la Cavalcata delle Valchirie di Wagner.
Una organizzazione senza precedenti, con corriere di tifosi giunti anche dalla lontanissima Potenza ed i calciatori arrivati dal cielo a bordo di tre elicotteri. Costo dell’operazione: dieci milioni di lire, più il pagamento di una salatissima assicurazione in grado di “vegliare” i milanisti, per una cifra vicina ai 50 miliardi.
Berlusconi, quella piovosa mattina di 35 anni fa, decise di rimanere in disparte, aspettando nella sua villa di Arcore. Il compito di intrattenere il pubblico entusiasta sarebbe spettato alla squadra e all’allenatore. Il suo turno sarebbe arrivato più tardi, quando gli elicotteri avrebbero condotto Baresi e compagni nella dimora del patron per una cena che avrebbe finito per inculcare una mentalità vincente, in un ambiente che ne reclamava il bisogno.
Il 18 Luglio del 1986 sarà un passaggio di consegne tra il vecchio Milan degli anni ’60 ed il nuovo Milan degli ’80. Schnellinger, Rivera, Scotti e gli altri, lanceranno inconsapevolmente un trentennio di successi che rimarrà unico nella storia del calcio.