TORONEWS.NET – Roma, 2 novembre 1941. Esattamente 77 anni fa esordiva con la maglia granata uno dei giocatori più amati della storia del Torino. Una partita stregata, quella giocata dai ragazzi di Kuttik, che allo Stadio P.N.F. di Roma persero con un netto 4-1 contro la Lazio. L’evento che durante la gara segnò un’intera epoca fu però un altro. In attacco mister Kuttik schierò infatti uno dei nuovi volti granata della stagione ’41-’42, acquistato per 300.000 £ dai cugini e rivali bianconeri. Torinese doc, futuro pilastro del Grande Torino, quarto marcatore di sempre nella storia granata con 127 gol: quel giorno esordiva Guglielmo Gabetto, attaccante e personaggio indimenticabile, famoso non solo per i suoi gol ma anche per il suo umorismo e la sua grande personalità e spontaneità.
La partita in questione, come anticipato, non andò per il verso giusto. Il primo tempo si concluse con una rete di Piola, che a fine partita portò a casa il pallone grazie ad una tripletta. Ad arrotondare il punteggio, un autogol di Baldi e il gol della bandiera firmato Menti su rigore al 68′. La prima stagione di Gabetto al Toro si concluse con un secondo posto in classifica, alle spalle della Roma. Ma stava per iniziare il periodo più bello e vincente della storia del calcio granata, che di lì a poco sarebbe divenuto famoso in tutto il mondo.
Gabetto, soprannominato “il barone”, era un attaccante completo, rapido ed estroverso, che aveva nel dribbling e nella tecnica le sue armi principali. La sua coordinazione da funambolo e la straordinaria potenza di tiro, ne fecero un cannoniere freddissimo sotto porta nonché l’idolo indiscusso dei tifosi. Dopo un’esperienza di ben 8 anni alla Juventus, il centravanti torinese passò dalla sponda opposta del Po, e anche in granata non deluse le aspettative. Durante la sua prima stagione al Torino mise a segno ben 16 gol in campionato, diventando subito capocannoniere del Toro e candidandosi ad un ruolo di assoluto protagonista negli anni successivi. Negli anni successivi, grazie agli innesti estivi di Mazzola e Loik, il Toro divenne la squadra più forte del panorama calcistico italiano, riuscendo a centrare un’impresa mai avvenuta prima di quel giorno: vincere campionato e Coppa Italia nella stessa stagione. Gabetto,insieme a tutto il Grande Torino, continuò a deliziare i tifosi granata fino al tragico incidente consumatosi a Superga nel maggio del ’49. Un calciatore e un uomo unico nel suo genere, il cui ricordo rimane indelebile come nel cuore dei tifosi del Torino e di tutti gli amanti del calcio.
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