Il Perugia era una neopromossa ed era stato proprio Sollier a segnare, negli ultimi minuti essedi recupero della penultima giornata di B, il gol del pareggio in trasferta col Pescara. Un pareggio che dava la sicurezza della promozione in Serie A alla squadra umbra.
La domenica dopo, al Santa Giuliana di Perugia, i padroni di casa vinsero due a uno contro il Novara con reti di Pellizzaro e Frosio. Il Perugia concluse dunque il campionato di serie B da capolista.
Il tabellino della partita di Pescara:
15 giugno 1975, Stadio Adriatico.
Pescara-Perugia 1-1 (1-0)
Marcatori : 45’, Serato (Pescara); 90’, Sollier (Perugia).
Arbitro: Gianfranco Menegali di Roma.
Pescara: Cimpiel, De Marchi, Santucci, Zucchini, Ciampoli, Rosati, Ciardella, Lopez, Serato (82’, Ballarin), Pirola, Marchesi. A disposizione: Ventura, Bertuolo. Allenatore: Domenico Rosati
Perugia: Marconcini, Raffaeli, Baiardo, Savoia, Frosio, Picella (60’, Tinaglia), Scarpa, Curi, Sollier, Vannini, Pellizzaro. A disposizone: Malizia, Marchei. Allenatore: Ilario Castagner.
In precedenza Sollier, cresciuto a Vanchiglietta nella periferia torinese e attaccante di qualità con caratteristiche da trequartista, aveva giocato nelle squadre piemontesi della Cossatese e della Pro Vercelli. E poi, a partire dalla stagione 1974-1975 era passato al Perugia. Nel prosieguo della sua carriera dopo un’esperienza di tre anni col Rimini, farà una specie di percorso a ritroso tornando a giocare nelle squadre dei suoi anni giovanili: prima la Pro Vercelli e poi la Cossatese, con un’esperienza intermedia alla Biellese.
Ma di Sollier, figlio di un partigiano della Val di Susa, è risaputa anche la militanza nell’estrema di sinistra, in particolare nell’organizzazione Avanguardia Operaia. Esperienza di cui parlò in un suo libro del 1976: “Calci e Sputi e Colpi di Testa. Riflessioni autobiografiche di un calciatore per caso”, testo diaristico che parlando della vita dell’autore miscelava calcio, politica, vicende personali e sentimenti, offrendo uno spaccato degli anni Settanta.
Quest’attività autoriale del calciatore, mi permette di fare una breve ma gradita nota personale per dire che quel libro di Sollier è stato ristampato nel 2022 da Mimesis Edizioni, casa editrice per cui nel 2020 ho pubblicato “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità” (un saggio sull’Inghilterra del periodo di Oliver Cromwell) e il fatto di fare entrambi parte degli autori di una stessa casa editrice è una cosa che mi fa molto piacere.
Non solo un calciatore…
Paolo Sollier era dunque un calciatore, ma anche uno scrittore e un militante. In una intervista a “Il Manifesto”, realizzata il 12 novembre del 2022, è tornato a parlare di quella sua esperienza politica e del suo libro. Al giornalista che lo intervistava (Giorgio Vincenzi) ha spiegato che nel suo vecchio lavoro letterario parlava del suo pensiero politico e del suo impegno sociale, “il tutto condito da avvenimenti sportivi che mi hanno visto protagonista fino alla mia unica apparizione in serie A, nel 1976, con la squadra umbra”. La sua storia -continuava Sollier nell’intervista- partiva dall’impegno nei gruppi cattolici del dissenso, come Emmaus o Mani Tese ed arrivava fino ad Avanguardia Operaia.
Comunque per tornare all’esordio di Sollier e a quella sua prima stagione in serie A, diciamo subito che alla fine di un ottimo campionato il Perugia arrivò ottavo ad un solo punto dal piazzamento Uefa, mentre la partita di esordio a Firenze non fu altrettanto positiva: finì tre a uno in favore dei viola.
Prima il vantaggio poi la rimonta viola