Aberdeen: la leggenda di “Fergie” e dei “Dons”
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Gagliardetti & Dintorni di Marco Cianfanelli

Aberdeen: la leggenda di “Fergie” e dei “Dons”

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Aberdeen: la storia

La storia di oggi ci porta ad Aberdeen, nord della Scozia, soprannominata come “Città del granito” per via dei materiali utilizzati in diversi edifici cittadini ovvero, più recentemente, come “Capitale europea del petrolio” a seguito della scoperta di petrolio nel Mare del Nord non lontano dai lidi che caratterizzano, tra le altre cose questa bella cittadina.

Tuttavia, la nostra attenzione è rivolta a questioni calcistiche con riferimento in particolare all’annata 1983, stagione in cui i “Dons” (soprannome di non chiara derivazione) ed il loro “mentore”, il leggendario Sir Alex Ferguson (“Fergie”), riuscirono a trionfare in due competizioni continentali.

La statua dedicata dall’Aberdeen ad Alex Ferguson

In quell’anno, infatti, l’Aberdeen riesce a conquistare la Coppa delle Coppe sconfiggendo il Real Madrid in finale. In seguito vinse anche la Supercoppa Europea ai danni dell’Amburgo. I tedeschi avevano vinto la Coppa dei Campioni.

Questo “amarcord” convoglia nel gagliardetto odierno che fu realizzato e consegnato a favore della terna arbitrale austriaca in occasione della gara di ritorno della Supercoppa UEFA disputata il 20 dicembre 1983. Gagliardetto che, come riportato nella foto a seguire, non ha il piccolo stemma al di sotto della iscrizione della partita che invece compare nell’esemplare che fu consegnato a Felix Magath il capitano dell’Amburgo. 

Terna arbitrale e capitani delle squadre schierati prima dell’inizio della finale di ritorno

Il gagliardetto anni ’70

Il gagliardetto sfoggia, su sfondo rosso, lo stemma rappresentato da logo introdotto diversi anni dopo la nascita del club risalente al 1903. Infatti, soltanto nel 1972 l’Aberdeen decise di creare uno stemma societario che, con una originale soluzione grafica, proponeva il monogramma AFC. Questo per ricordare la denominazione del club. La lettera “A” disegnata a somiglianza del profilo di una porta da calcio, un pallone all’interno di essa (a simboleggiare il gol) e l’anno di fondazione a lato dello stemma.

Un altro aneddoto legato a questo gagliardetto riguarda la corona dorata che cinge lo stemma. Questo dettaglio non compariva nelle versioni precedenti dei gagliardetti. Ad esempio quelle utilizzate alla fine degli anni Settanta. È possibile, pertanto, che la presenza di questa decorazione stia a significare la vittoria della Coppa delle Coppe ed utilizzata, pertanto, soltanto per qualche stagione..

Gagliardetto in uso alla fine degli anni Settanta

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Originario di Ariccia, nel bel mezzo dei Castelli Romani. Impegnato nel mantenere viva la memoria del calcio studiandone “i colori” che lo contraddistinguono. Studioso di Araldica. Tra i più grandi collezionisti al mondo di gagliardetti. Un sito, www.pennantsmuseum.com , per condividere con i calciofili, italiani ed esteri, il fascino intramontabile dei gagliardetti.

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