Il rapporto tra Zamorano e l’Inter
Ivan Zamorano, ex attaccante dell’Inter, è stato intervistato dal Corriere dello Sport. Il giocatore cileno, ora commentatore sportivo, è tornato a parlare della sua esperienza in nerazzurro. Di seguito un estratto:
[…]Nelle cinque stagioni trascorse all’Inter lei è rimasto nel cuore dei tifosi.
“Ma loro sono nel mio. All’Inter ho vissuto un’esperienza fantastica. Sono stati gli anni migliori della mia carriera. L’Inter è una squadra speciale in cui mi sono sempre riconosciuto per una questione di carattere: siamo entrambi grintosi, non molliamo mai”
Impossibile sintetizzare in due parole tanti ricordi. Le chiedo di provarci.
“Mi vengono in mente molte cose. Intanto la storia dell’uno più otto sulla maglia, quella Coppa Uefa che abbiamo vinto a Parigi contro la Lazio, quello scudetto che ci hanno rubato nel 1998…
Alt, è opportuno fermarci per spiegare. Quando l’Inter di Moratti comprò Ronaldo, si creò un inevitabile dualismo con il centravanti che già c’era: Zamorano appunto. Per questioni di brand, Ronaldo prese il primo anno la maglia numero 10 ma dopo l’estate chiese e ottenne la 9. Ivan, detto Bam Bam, inventò uno stratagemma per non mancare di rispetto a nessuno: scelse la 18 ma nel mezzo si fece disegnare un “più”, come se nell’addizione il risultato portasse sempre a 9. La 10 invece finì sulla schiena di Roberto Baggio, che era arrivato dal Bologna. Quanto alla storia dello scudetto contestato, beh, ogni interista ricorda le proteste per il famoso fallo di Mark
Iuliano su Ronaldo nello scontro diretto con la Juventus, ignorato dall’arbitro Ceccarini. L’allenatore dell’Inter, Gigi Simoni, per una volta perse l’aplomb urlando ripetutamente «Vergogna» e venne espulso. Ma torniamo da Zamorano, che ha ancora qualcosa da raccontare.”
Com’erano i rapporti con Ronaldo?
“Erano e sono ottimi. Abbiamo ancora una chat whatsapp con il Fenomeno, con Zanetti, Pagliuca, Simeone, Colonnese, Taribo West. Ci sentiamo, ci scambiamo opinioni. Furono anni bellissimi in quel gruppo nerazzurro, eravamo uniti e remavamo dalla stessa parte”
In quella chat manca il grande Simoni.
“Gigi è andato via ma è rimasto nel cuore di tutti noi. È stato un signore e un uomo di calcio fantastico. Non posso dimenticare il suo stile” […]