Libri: “Mercoledì di Coppa anni ’80” – Intervista all’autore Fabio Cassaghi

Per la rubrica “Libri” abbiamo raggiunto e intervistato Fabio Cassaghi, autore del libro “Mercoledì di Coppa anni ’80”, edito da Urbone Publishing. 

Dieci anni e altrettanti capitoli nei quali si ripercorrono le vicende delle squadre italiane impegnate nelle coppe europee. Si potranno rivivere tutte le sfide ad eliminazione diretta che hanno regalato svariate soddisfazioni ai club nostrani ma anche clamorose eliminazioni.

Fra le tante squadre avversarie delle italiane, riscopriremo molte nobili decadute e squadre ormai scomparse dalla geografia del pallone. Ad arricchire il racconto, ci sono le testimonianze dirette di alcuni protagonisti dell’epoca con i loro preziosi aneddoti.

Per noi un consueto e piacevole triplo appuntamento: oggi l’intervista e nelle prossime settimane due estratti del libro.

Buona Lettura.

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Fabio, in primis … gli anni ’80 nel calcio … cosa rappresentano per te

Per me, che ho vissuto gli anni 80 da bambino, rappresentano gli anni più belli: vivevo di calcio a 360°, ho frequentato lo stadio con mio padre sin da piccolo e da subito è nata in me una passione sfrenata per questo sport. In quegli anni, anche per merito dei presidenti di allora, abbiamo visto calcare i campi della serie A ai migliori campioni provenienti dall’estero che, sommati ai fuoriclasse italiani, hanno dato vita ad un decennio di grandi emozioni. Quando penso ai miei anni 80, ricordo la spensieratezza nello scambiare le figurine dei calciatori, le interminabili partite con gli amici al campetto vicino a casa e le sfide a subbuteo in assenza dei moderni videogiochi.

Come nasce l’idea di un libro come questo …

Ho sempre letto qualsiasi cosa mi capitasse sul mondo del pallone: riviste, quotidiani, libri o almanacchi. Mi stuzzicava l’idea di scrivere qualcosa ma ci voleva la giusta idea, sul calcio hanno scritto di tutto…

Negli anni 80 ero affascinato dalle partite delle squadre italiane nelle coppe europee, anche perché erano le uniche che trasmettevano in televisione. Ho voluto provare a descrivere le emozioni delle partite di allora e quel tipo di calcio che oggi non è immaginabile. I mercoledì di coppa erano sacri per tutti gli appassionati, mi stimolava l’idea di riportare in vita i ricordi di molti incontri ormai dimenticati.

Se devo scegliere una partita che rappresenta gli anni 80, penso all’incontro fra Sportul Studentesc e Verona, giocato a Bucarest e valido per la Coppa UEFA 87/88: giocata in un impianto inadeguato per una partita internazionale, sotto una fitta nevicata. Con quelle condizioni, ai giorni nostri, la partita sarebbe sicuramente rinviata.

L’autore Fabio Cassaghi con la sua opera

Copertina … il tuffo nel passato sembra evidente … collezioni biglietti?

Esattamente. Colleziono da tanti anni, la ricerca dei biglietti mi ha permesso di conoscere tanti tifosi di città italiane diverse, instaurando con alcuni un rapporto di amicizia che dura ormai da 30 anni.

Ho voluto dedicare la copertina ad alcuni biglietti che rappresentano le partite descritte nel libro: è un doveroso omaggio per tutti i collezionisti.

Quale il metodo utilizzato per la narrazione …

Ho suddiviso il libro in dieci capitoli, uno per ogni annata, dal 1980/81 fino al 1989/90. Dopo un piccolo preambolo su quello che è stato il calciomercato estivo, racconto le partite delle squadre italiane cominciando dalla Coppa dei Campioni, per poi passare alla Coppa delle Coppe e infine alla Coppa Uefa.

 Ho avuto la possibilità di incontrare alcuni protagonisti dell’epoca che mi hanno raccontato degli aneddoti che vanno ad impreziosire il racconto.

Nel libro si parla anche della dimenticata Mitropa Cup e di alcuni aspetti negativi o drammatici come il calcioscommesse e la violenza negli stadi.  

Quanta ricerca c’è in un libro come questo …

C’è stato un lungo lavoro di ricerca per ottenere più informazioni possibili riguardo ogni singolo incontro. Negli anni 80 non c’era ovviamente la tecnologia di adesso e quindi, recuperare immagini o interviste di alcune partite, è stato più complicato. Ho cercato notizie attraverso vecchie riviste e almanacchi: alcuni incontri meritano un ulteriore approfondimento a differenza di altri meno significativi.

Che “Cosa” è questo libro per te, cosa rappresenta …

Innanzitutto, per me questo libro rappresenta una grande soddisfazione personale: scrivere di calcio, la mia più grande passione, è stato piacevole anche perché mi ha dato la possibilità di conoscere alcune persone che da bambino, credevo inarrivabili.

Ho dato tanto al calcio, a volte anche sacrificando famiglia e amici, pubblicando questo libro è un po’ come se il mio amato sport, mi avesse restituito qualcosa.

Perché andrebbe letto …

Questo libro va letto perché è un testo “leggero”, scritto da un appassionato senza faziosità di alcun genere.

Per chi ha vissuto quegli anni è un tuffo nel passato, per i lettori più giovani può essere uno stimolo a conoscere la storia della propria squadra del cuore e del calcio italiano, nel bene e nel male.

Grazie Fabio

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