GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Nella stagione 1992/93, dopo sei anni di assenza, torna l’Anglo-Italian Inter-League Clubs Competition, più noto alle nostre latitudini come il Torneo Anglo-Italiano. La competizione, dopo aver scritto pagine memorabili nei primi anni ’70, ha perso molto del suo prestigio iniziale al punto che si decide di interromperla nel 1986. Anche la triste notte dell’Heysel del 1985 ha il suo peso nell’indirizzare la decisione. In questa nuova edizione del 1992 sono invitate a partecipare otto squadre della nostra serie B e altrettante dell’analoga categoria inglese, la Division One. Luogo della finale davvero prestigioso: lo Stadio di Wembley.
Tra le società italiane figura l’Ascoli, retrocessa tra i cadetti nella stagione precedente. La compagine del Picchio fa il suo esordio nella competizione contro il Brentford in casa, dove perde malamente per 1-3. Il 24 Novembre è invece attesa dalla complicata e difficile trasferta d’oltremanica a Newcastle nella contea di Tyne and Wear.
Abbiamo preso contatto con Andrea Ferretti, giornalista, inviato all’epoca a seguire l’evento:
“Ricordo bene quella serata, quella partita. Andammo io e mio fratello Bruno, io per realizzare un servizio per il “Guerin Sportivo” con il quale collaboravo all’epoca e mio fratello come inviato del Messaggero. Ricordo che non c’era nessun altro giornalista italiano. Giunti a Londra prendemmo poi un aereo per Newcastle. Ho ancora quel biglietto aereo”.
Altro ricordo nitido di Andrea è la temperatura rigida: “Faceva freddissimo, 8/9 gradi sottozero. Su consiglio di Giancarlo Galavotti, all’epoca corrispondente della Gazzetta dello Sport dall’Inghilterra, mi misi la classica calzamaglia di lana: fu una salvezza. Andai anche al Newcastle Official Club Shop e comprai una felpa, un po’ per tenerla come ricordo un po’ perché faceva freddo e la indossai subito. Conservo ancora sia la felpa sia la busta che mi diedero in negozio”. Siamo un po’ dubbiosi e chiediamo delle “prove”…su WhatsApp ci arriva quanto richiesto.
“Prima di partire alla volta del Regno Unito” prosegue Andrea, “mi chiamò Valentino Mancini Cilla, il proprietario di “Radio Latte e Miele” il quale mi chiese di effettuare la radiocronaca della partita. Può sembrare banale ma all’epoca non era facilissimo. Quando arrivai in postazione al St. James Park trovai un telefono a tasti tipo quello che avevamo all’epoca in casa. Avevo già esperienza di telecronache e trasmissioni televisive ma non mi ero mai cimentato con una diretta radio. Un impegno davvero più difficile perché bisogna far capire e far vivere la partita a chi sta ascoltando senza il supporto delle immagini. Alla fine fu un grande successo professionale con migliaia di tifosi dell’Ascoli che da casa seguirono le gesta dei nostri calciatori in diretta dal “St. James Park”, per quella che rimane la prima radiocronaca dall’estero dell’Ascoli. Un primato che porto con fierezza”.
Andrea ha anche un altro primato: ”Il 15 maggio 1983 feci in diretta la telecronaca, “pirata” possiamo dire, di Ascoli – Cagliari, scontro salvezza. Lavoravo per RTM TV, un’emittente locale, sapendo di dover fare un servizio che sarebbe poi andato registrato. Invece i tecnici furono geniali e andammo in diretta tv con la mia telecronaca, ma io non lo sapevo. Quel giorno conquistammo una storica salvezza”.
Torniamo al 24 novembre del 1992: “Bisogna dire che il Newcastle era una squadra blasonata e temibile, soprattutto sul loro terreno, anche se quello non era il loro periodo migliore. Avevano come allenatore quel Kevin Keegan, diventato allenatore da pochi mesi, “Pallone d’Oro” nel ’78 e nel ’79. Un calciatore che vinse in pratica tutto in carriera. Sugli spalti c’erano circa 10.000 sostenitori locali, e nessuno per l’Ascoli. L’arbitro era Boggi di Salerno con il quale andammo a cena insieme: una cosa d’altri tempi”.
In campo scese il seguente “Undici” dell’Ascoli: Bizzarri, Mancini, Pascucci, Massimiliano Cacciatori, Fusco, Bosi, Pierantozzi, Cioffi, Bierhoff, Menolascina e Spinelli. Entrarono poi a partita in corso anche Perozzi e Carbone. A disposizione in panchina Lorieri, Curzi, Palestini.
“Nonostante il freddo, o grazie al freddo, la radiocronaca andò bene e anche la partita: vittoria dell’Ascoli per 1-0 con rete di Oliver Bierhoff al 62’. Anzi sfiorammo addirittura il raddoppio con Pierantozzi. A pochi minuti dal termine invece si scatenò una grande rissa: Menolascina subì un fallo pesantissimo e l’allenatore Cacciatori entrò in campo. Si scatenò un grande parapiglia con Keegan che tentò di aggredirlo”.
L’allenatore del Newcastle poi dichiarerà: “Ho tentato di trattenerlo”, riferendosi a Cacciatori, “per evitare che tornasse in Italia in una bara” (Cit. La Stampa, 26 novembre 1992).
“Ho anche il giornale del giorno dopo”, ci confida Andrea, “The Journal, dove si parla solo della rissa che aveva visto coinvolto Keegan, nemmeno un trafiletto sulla partita”. Visto il precedente non chiediamo nessuna “prova” ad Andrea del possesso di questo giornale… infatti dopo poco il cellulare emette il classico suono che preannuncia che la foto è arrivata.
“Mancini Cilla mi diede anche un registratore per effettuare le interviste nel dopopartita che andarono in onda dopo un paio di giorni in Radio. Quella partita resta nella storia come la prima radiocronaca diretta dall’estero di una partita dell’Ascoli. Resta anche nel mio Cuore”.
Grazie Andrea per aver condiviso con noi questa storia.
Collezione Matteo Melodia
Collezione Fabio Celani
Gli Eroi del Calcio ringraziano:
Matteo Melodia che ci ha permesso di prendere visione del biglietto della partita facente parte della sua immensa collezione (vedi qui l’intervista a Matteo Melodia)
Fabio Celani che ci ha permesso di poter ammirare la maglia dell’Ascoli utilizzata in questa partita e facente parte della sua splendida collezione. La maglia è stata indossata dal giocatore Curzi che non entrò in campo ma sedette in panchina.