GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati) – Quella fu la partita di esordio di Roger Volanthen, nazionale svizzero autore di buone prestazioni con la squadra elvetica ai Mondiali del ’54, tanto da attirare appunto l’attenzione dell’Inter che decise il suo acquisto. Il suo debutto, quel giorno, fu incerto fino all’ultimo, per una questione riguardante il permesso di soggiorno. Ma, alla fine, lo svizzero scese in campo, fece un’eccellente prestazione e fu anche autore di un gol.
Si tratta di un match che viene definito dalla stampa “una girandola di emozioni”, non solo per quello che avviene in campo ma anche, e soprattutto, per ciò che ha luogo sugli spalti, dove c’è “la gente di Marassi, una folla che innalza al cielo i suoi clamori tutt’altro che in segno di pace tra gli uomini. Urla da pellirosse sul sentiero di guerra. Il Genoa, il vecchio e caparbio rude Genoa della bella età è rispuntato fuori. Signori, giù il cappello: capitan Carappa ha fatto quattro e tanti saluti”, così scrive l’inviato della Gazzetta dello Sport.
Poi, l’autore dell’articolo continua descrivendo un Genoa sempre in movimento, mai domo, pur nelle vicende avverse, proteso come un ariete verso la porta avversaria. Un Genoa in cui Frizzi, Corso e Carapellese con mutamenti di ruolo rapidissimi e sconvolgenti aprono i corridoi per l’inserimento dell’uomo a tiro.
Detto questo e passando alla cronaca, l’Inter segna al 13′, con un colpo di testa di Skoglund. Poi, pareggio del Grifo al 33′: Delfino passa a Frizzi che dribbla Fongaro e crossa, testa di Carapellese e palo, ma la palla è ripresa da Corso che la mette dentro. Il primo tempo finisce sull’1 a 1.
La ripresa inizia con una serie di capovolgimenti di fronte fino a quando, al 61′, sugli sviluppi di un corner l’Inter passa in vantaggio con Nesti.
Poco dopo, i nerazzurri segnano nuovamente su splendida azione individuale di Roger Volanthen. Lo svizzero supera De Angelis, dribbla Becattini, anticipa l’uscita di Gandolfi e va in gol.
Due minuti dopo il Genoa conquista un rigore per una carica di Vincenzi su Delfino. Del tiro si incarica Frizzi che, con un serie di finte prima di colpire la palla, supera Ghezzi e fa gol.
La rete di Frizzi ridà speranza al Genoa che aumenta gli attacchi e conquista un corner. Dai suoi sviluppi nascono una serie di batti e ribatti in area, fino quando, al 71′, Frizzi la manda dentro.
Nel finale di partita, la difesa dell’Inter è sempre più sofferente e il definitivo vantaggio dei rossoblù nasce da un’azione avviata da Pistrin, continuata da Delfino e conclusa a rete da Carapellese. Genoa quattro, Inter tre.
E così, per usare le parole di Angelo Rovelli, autore dell’articolo della Gazzetta, “Il festoso urlo di Marassi sale al cielo. Un Natale coi fiocchi per il vessillo rossoblù”.
IL TABELLINO
Genova, 25 dicembre 1955. Stadio Luigi Ferraris.
Genoa-Inter 4-3
Marcatori: Skoglund (I), 13′; Corso (G), 33′; Nesti (I) 61′; Volanthen (I), 63′; Frizzi su rigore (G), 65′; Frizzi (G), 71′; Carapellese (G), 88′.
Arbitro: Jonni, di Macerata.
GENOA: Gandolfi, Cardoni, Becattini, Larsen, De Angelis, Delfino, Frizzi, Pistrin, Corso, Gren, Carapellese.
Allenatore: Magli.
NTER: Ghezzi, Fongaro, Vincenzi, Masiero, Ferrario, Nesti, Armano, Celio, Volanthen, Invernizzi, Skoglund.
Allenatore: Campatelli.
Note: calci d’angolo 6-5 per il Genoa (3-3) nel primo tempo.