GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Il 25 giugno di 30 anni fa il Verona acquista Dragan Stojkovic dall’Olympique Marisiglia. Un colpo importante così come la cifra sborsata dal club scaligero: otto miliardi e mezzo.
In Italia arriva uno dei più grandi talenti di sempre: grande visione di gioco e quel modo di calciare le punizioni. Un giocatore, insomma, di un alto tasso di qualità e tecnica. Le sue qualità lo portano ad un paragone con il con Diego Armando Maradona, e lui viene denominato quello dell’Est.
Le aspettative erano diverse… ma il segno è stato lasciato
Un acquisto inaspettato e allo stesso tempo desiderato. Una trattativa complicata conclusa con esito positivo in poco tempo (Gazzetta dello Sport del 25 giugno 1991): “Abbiamo chiamato al telefono Tapie e in dieci minuti abbiamo rimosso gli ultimi ostacoli”. Il fuoriclasse jugoslavo è pronto a questa nuova avventura accompagnato dalla felicità di una città intera e anche del tecnico Fascetti: “Il Verona della rifondazione non poteva iniziare in modo migliore”.
La stagione italiana non si rivela entusiasmante causa i problemi che trascinavano Stojkovic, i continui infortuni al ginocchio. Con la maglia del Verona colleziona solo 19 presenze e una rete. In quel gol riflette tutta la sua classe: punizione magnifica dritta sotto l’incrocio contro l’Ascoli, momentaneo vantaggio gialloblù, poi la gara termina in parità.
Nonostante il poco tempo vissuto insieme, il Verona e Stojkovic continuano a essere legati e quella fu un’occasione ghiotta per rimettersi in gioco.