GLIEROIDELCALCIO.COM (Eleonora D’Alessandri) – Alla pari di giocatori come Gullit, Rivera e Van Basten, Eros Beraldo resterà nella storia del Milan per aver contribuito alla vittoria di tre scudetti.
Nato a Verona il 27 luglio 1929 si era formato nel San Zeno in Prima categoria ed era arrivato al Milan dopo aver esordito in Serie A a soli 16 anni con il Padova.
Era un terzino di buona qualità tecnica e di grande intelligenza. Per questo motivo veniva chiamato la “sentinella” o il “secondino”, perché dalle sue parti non si passava.
Ebbe la fortuna di giocare terzino nel “Grande Milan” nell’epoca del GreNoLi, ossia del trio svedese composto da Gren, Nordhal e Liedholm, esordendo in serie A il 14 settembre 1952 in un Milan – Novara vinto 2-0. Grazie al suo contributo, con i rossoneri vinse gli scudetti nel ’55, nel ’57 e nel ’59, sfiorando anche la Coppa dei Campioni nella finale di Bruxelles nel 1958 contro il Real Madrid di Di Stefano. Collezionò 133 presenze e 4 reti.
Di Beraldo sposò la sorella del compagno di squadra Amleto Frignani e fu molto amico di Liedholm, suo compagno di stanza all’epoca degli scudetti e il Barone lo volle accanto a sé anche in occasione del suo ottantesimo compleanno, quando raccolse vecchie glorie rossonere di diverse epoche.
Chiuse la stagione da calciatore al Genoa e poi al Cesena nel 1963, diventando successivamente allenatore, portando il Belluno in serie C e poi legando il suo nome all’Audace San Michele, accompagnandolo nell’unica stagione in Serie C durante il campionato ’77/78.
Rimase sempre vicino all’Audace e al calcio Veronese, ricoprendo il ruolo di dirigente del Sona Mazza, società dilettantistica, fino al 27 dicembre 2004, quando la “sentinella” morì arrendendosi dopo un intervento chirurgico.