Storie di Calcio
28 maggio 1975 – La Coppa dei Campioni va al Bayern: gli inglesi del Leeds contestano il risultato
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2 anni agoon
Partiamo dalla fine, cioè dalla vittoria della Coppa dei Campioni da parte del Bayern e dalla conseguente contestazione del Leeds. La squadra inglese era stata allenata per una dozzina di anni da Don Revie, tecnico che aveva portato quel club ai vertici del calcio nazionale ed europeo (due vittorie del campionato inglese, una Coppa d’Inghilterra, una Coppa di Lega inglese, due Coppe delle Fiere e due finali europee: Coppa delle Coppe contro il Milan e Coppa dei Campioni contro il Bayern). Ma, nel luglio del 1974, Revie aveva lasciato il Leeds per divenire il Commissario Tecnico dell’Inghilterra. Il giorno della finale di Coppa dei Campioni col Bayern, sulla panchina del Leeds sedeva Jimmy Armfield, che era succeduto a Brian Cough.
Quanto all’andamento della finale, ne parlerò dettagliatamente nel prosieguo di questa ricostruzione, ma segnalo sin da subito che gli inglesi accusarono l’arbitro di non avere fischiato, a loro favore, un evidente rigore. Per contro, l’arbitro annullò un gol al Leeds per un fuorigioco che gli inglesi consideravano ininfluente. Finì che, allo scadere dei novanta minuti di gioco, quando i giocatori del Bayern fecero il giro di campo per festeggiare la vittoria, dal settore dei tifosi del Leeds, partì un fitto lancio di seggiolini contro i tedeschi.
Fatta questa anticipazione, possiamo riavvolgere il nastro della storia e partire dall’inizio di questa competizione. L’edizione 1974-1975 della Coppa dei Campioni ebbe inizio il 18 settembre del 1974. L’Italia non era rappresentata: nella stagione 1973-1974, la Lazio aveva vinto il campionato italiano ma, a causa di gravi incidenti nel 1973, verificatisi in una partita di Coppa Uefa all’Olimpico, contro gli inglesi dell’Ipswich Town, il club romano ricevette una lunga squalifica, e non gli fu possibile partecipare alla Coppa dei Campioni 1974-1975.
Da notare anche che, per problemi climatici e di calendario calcistico, in Unione Sovietica il campionato del 1973-1974 non era ancora terminato quando già si era iniziata la Coppa dei Campioni 1974-1975 (che teoricamente doveva includere tutti i club campioni del 1974). È, questo, un particolare importante, perché i sovietici furono rappresentati dall’Ararat, campioni nazionali della 1972-1973. Tra l’altro, il capocannoniere della Coppa dei Campioni 1975, ad ex-aequo con Gerd Müller, fu proprio un giocatore dell’Ararat: Edoward Margarov.
Tra i risultati della prima giornata spiccano una vittoria del Saint-Etienne per due a zero sullo Sporting Lisbona, un successo per quattro a due dello Slovan Bratislava contro l’Anderlecht e una vittoria proprio del Leeds: quattro a uno sullo Zurigo. Infine, due risultati sonori: sette a zero degli olandesi del Feyenoord contro i nordirlandesi del Coleraine e sette a uno a favore dell’Hajduk di Spalato contro il club islandese del Keflavik (questa partita fu giocata il giorno dopo, rispetto alle altre della prima giornata, cioè il 19 settembre del 1974).
Tra i club partecipanti alla Coppa dei Campioni di quell’anno vanno ricordati l’Anderlecht, l’Ararat Yerevan, il Barcellona, il Bayern Monaco, il Celtic, il Fenerbahçe, il Feyenoord, l’Hajduk Spalato, il Leeds, il Magdeburgo, l’Olympiakos, il Saint-Etienne, lo Slovan Bratislava, lo Sporting Lisbona, lo Zurigo.
Nella fase iniziale del torneo, il Bayern non partecipava alle gare, in quanto detentore del titolo. Entrò nel vivo della competizione a partire dagli ottavi di finale unendosi ad Anderlecht, Ararat Yerevan, Ǻtvidaberg, Barcellona, Cork Celtic, Fenerbahce, Feyenoord, Hajduk Spalato, HJK Helsinki, Leeds, Magdeburgo, Olympiakos, Ruch Chórzow, Saint-Etienne, Úipesti Dózsa.
Da questo gruppo vengono eliminati Cork Celtic, Fenerbahçe, Feyenoord, Hajduk Spalato, HJK Helsinki, Magdeburgo, Olympiakos e Úipesti Dózsa. Il calendario dei quarti prevede dunque le sfide tra Ruch Chórzow e Saint-Etienne, Bayern e Ararat, Leeds e Anderlecht, Barcellona e Ǻtvidaberg. Il compito più facile, ce l’ha il Barcellona che infatti, nel doppio scontro di andata e ritorno con gli svedesi dell’Ǻtvidaberg (partite giocate il 4 e l’11 marzo del 1975), vince con il risultato aggregato di cinque a zero.
Anche il Leeds, nonostante il rango dell’avversario, vince con uno scarto notevole la doppia sfida con l’Anderlecht: tre a zero il 5 marzo in Inghilterra e poi uno a zero al ritorno in Belgio. Le altre due sfide, a livello di risultato, risultano un po’ più equilibrate: il Saint-Etienne perde tre a due in Polonia con il Ruch Chórzow, ma poi passa il turno grazie ad una vittoria per due a zero in terra francese e il Bayern perde al ritorno con l’Ararat a Erevan, ma si assicura il passaggio del turno, grazie al due a zero ottenuto in casa all’andata.
Di questi incontri, cito quello giocato in Francia, di cui esiste un filmato di repertorio che ci restituisce le immagini di uno stadio innevato (nonostante si sia ormai nella seconda metà di marzo, alle porte della primavera). Javion porta la sua squadra sull’uno a zero al secondo minuto di gioco, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla fascia di destra. Poi, nel finale del secondo tempo, e più precisamente all’81’, raddoppio su penalty battuto da Patrick Revelli. Per l’incontro Anderlecht-Leeds e Ararat-Bayern, posso basarmi su alcuni resoconti della stampa dell’epoca.
La vittoria inglese in Belgio è sancita da un gol al 75’ di Capitan Bremner e da una pacifica invasione di supporter del Leeds a fine partita. Il Bayern, come ho già avuto modo di dire, passa il turno grazie ad una vittoria per due a zero all’andata, ma torna sconfitto da Erevan in ragione d’un gol di Andresyan al 34’.
Per quanto riguarda la continuazione di questo torneo, il programma prevede gli incontri di semifinale tra Leeds e Barcellona e tra Bayern e Saint-Etienne. Le partite di andata sono fissate per il 9 aprile, quelle di ritorno devono avere luogo il 23 dello stesso mese.
Nella sfida tra francesi e tedeschi, tutto si risolve nella partita di ritorno. All’andata, davanti a 40.000 spettatori, in un campo imbiancato dalla neve nonostante si fosse in aprile, la partita era terminata con un pareggio per zero a zero. I francesi erano scesi in campo con la formazione seguente: Curkovich, Repellini, Piazza, Lopez, Farison, Janvion, Larqué, Synaeghel, P. Revelli, Triantafillos, H. Revelli. I tedeschi avevano risposto schierando: Maier, Dürnberger, Andersson, Schwarzenbeck, Torstensson, Roth, Kapellmann, Müller, Hoeness. Dopo avere dunque ottenuto un pareggio esterno a reti inviolate, al ritorno il Bayern vince in casa due a zero, con un gol per tempo, entrambi su due belle azioni personali: il primo, ad inizio partita, sugli sviluppi di un corner, è segnato da Beckenbauer e il secondo dal centrocampista Dürnberger con un attacco che parte da una posizione centrale sulla trequarti e, dopo una serie di dribbling, si sviluppa sul lato sinistro dell’area francese.
Nell’altra semifinale, gli inglesi vincono due a uno in casa: il Leeds sblocca il risultato al 7’ minuto con Bremner, è raggiunto al 65’ dal Barcellona, con un gol di Asensi su calcio di punizione dal limite e poi va nuovamente in vantaggio con un secondo gol, al 77’, segnato da Clarke. È un risultato che -secondo un quotidiano italiano- non lascia molta speranza agli inglesi, visto che ai catalani basta vincere per uno a zero al ritorno. Quella del giornalista sportivo è un’ipotesi plausibile, perché una squadra che schiera Neeskens, Cruijff e Rexach può segnare in qualsiasi momento. Invece, contrariamente a quanto pronosticato dal cronista italiano, il Leeds esce imbattuto dal Camp Nou, ottenendo un pareggio per uno a uno. Gli inglesi si erano presentati sul campo del Barcellona con Stewart, Cherry, Gray, Bremner, Mc Queen, Hunter, Madeley, Clarke, Jordan, Yorath, Lorimer. Il Barcellona contrapponeva: Sadurni, Marinho, Gallego, Migueli, Delacruz, Neskeens, Rexach, Heredia, Cruijff, Asensi, Clares.
A essere precisi, gli inglesi avevano condotto in vantaggio buona parte del match, grazie ad un gol segnato con un bel tiro di destro da Peter Lorimer al settimo minuto del primo tempo, su un efficace passaggio di testa del futuro milanista Joe Jordan. Il Barcellona aveva continuato ad attaccare per tutto il primo tempo ma, verso il finale della prima frazione di gioco, era stato il Leeds ad avere una grande occasione per il raddoppio, con un’azione nata dai piedi di Lorimer. Nei primi venti minuti della ripresa, Stewart salvava il risultato almeno un paio di volte: prima su Marinho e poi su Delacruz. Poi, al 69’, arrivava il pareggio catalano di Manolo Clares, con un colpo di testa su un calcio di punizione eseguito alla perfezione dal difensore Gallego. In un’azione di poco successiva, Mc Queen veniva espulso per avere colpito con un pugno Manolo Clares al volto. Il Leeds giocava in dieci gli ultimi venti minuti e doveva resistere a un assedio del Barcellona, ma riusciva a difendere il risultato di uno a uno. E, come già anticipato, in virtù della vittoria all’andata in Inghilterra, erano gli inglesi che staccavano il biglietto per la finale al Parco dei Principi di Parigi. Ad attenderli, il 29 maggio del 1975, ci sarebbero stati gli altri finalisti del Bayern di Monaco.
LA FINALE
La partita è preceduta da una cerimonia di apertura presenziata da Jacques Chirac, Primo Ministro francese sotto la Presidenza di Valéry Giscard d’Estaing (quest’ultimo fu in seguito oggetto di uno scandalo dovuto alle accuse di avere ricevuto, in più occasioni, dei diamanti in regalo dal dittatore centroafricano Bokassa).
Detto questo, passiamo alla cronaca. Nei primissimi minuti di gioco si registra un’attitudine più offensiva del Leeds, con alcuni attacchi sulla fascia di Gray, anche se Maier non corre veri pericoli. Al quarto minuto, Andersson è costretto ad uscire a seguito di un duro scontro provocato da Torah. Nei primi dieci minuti della partita, non c’è molto da segnalare, a parte un’ammonizione di Reaney, al 7’, per un’entrata fallosa da dietro e il primo corner del match, al 9’, a favore del Bayern. La prima occasione degna di nota si registra al 14’, quando da dentro l’area tedesca Yorath fa partire un tiro di destro che passa di poco sopra alla traversa. Situazione che si ripete un minuto dopo su un calcio di punizione di Lorimer. Al 17’, il Leeds conquista il suo primo corner. Ma, il calcio d’angolo si conclude in un nulla di fatto. Tre minuti dopo ne conquista un secondo. Ma, anche in questo caso, la sua esecuzione non comporta nessun pericolo per i tedeschi.
Per tutta questa fase della partita c’è un certo predominio inglese seppure non sempre caratterizzato dalla capacità di finalizzare. Verso il 24’, Lorimer supera tre avversari, entra in area tedesca ed è fermato da Beckenbauer. Nell’intervento in scivolata, sembra che il difensore del Bayern tocchi la palla con la mano. Gli inglesi reclamano il rigore. Ma l’arbitro francese non è di questo parere. Due o tre minuti dopo Lorimer si rende ancora pericoloso con un tiro dal limite che finisce a lato di poco. Verso il 30’, il Bayern conquista il secondo corner (per ora ne stati battuti due da ciascuna squadra). Il calcio d’angolo, comunque, è facilmente neutralizzato dal portiere Stewart. Il Leeds continua ad attaccare e al 31’ Joardan impegna Maier con un tiro da distanza ravvicinata. Al 35’, c’è il terzo corner a favore del Bayern, ma Roth gioca la palla malamente e l’azione sfuma sul fondo. Al 37’, il Leeds inizia un’azione di attacco impossessandosi del pallone che rimpalla sull’arbitro dopo un tiro di Hoeness. Giles lancia Clarke sulla sinistra in area tedesca. Beckenbauer entra da dietro in ritardo. Clarke cade a terra e il pallone esce sul fondo. Sembra rigore ma per Kitabjian è solo corner a favore del Leeds. Subito dopo Hoeness si infortuna. Resta fuori per un paio di minuti per farsi curare dal medico. Ma non è più in grado di riprendere il gioco e al 39’ al suo posto entra Wurde. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco non succede più nulla di rilevante e il primo tempo finisce a reti inviolate.
Nella ripresa, il Leeds parte subito bene. Il calcio di inizio è seguito da una bella azione sulla sinistra di marca inglese. Un minuto dopo Jordan gioca un buon pallone per Clarke che arriva tardi di un soffio. Poi è Lorimer che impegna Maier con un tiro dalla fascia di destra. Gli inglesi fanno un pressing alto e nei primi quattro minuti del secondo tempo i tedeschi non riescono ad uscire dal loro parte di campo. Quando alla fine si affacciano nella metà campo avversaria, conquistano un calcio di punizione che si conclude in modo sterile. Al 52’, un’azione Dürnberger, Roth, Müller è conclusa da quest’ultimo, ma il suo tiro termina alto sulla traversa. Comunque si continua a giocare più nella metà campo del Bayern: al 59’, un’azione iniziata da Yorath, e continuata da Gray, termina con un colpo di testa di Jordan che finisce fuori alla sinistra di Maier. Il Bayern continua ad arretrare e, al 61’, un errore in un disimpegno difensivo di Beckenbauer non è sfruttato da Jordan e Yorath. Al 65’, altra grande occasione del Leeds, un tiro insidioso di Capitan Bremner, da distanza ravvicinata, è neutralizzato solo grazie all’eccellente reattività di Sepp Maier. Al 61’, arriva il gol del Leeds: fallo di Zobel su Clarke, all’altezza della trequarti tedesca. Batte Giles, con un lancio in verticale verso la porta di Maier. La palla arriva a Madeley che fa da sponda di testa verso il centro dell’area tedesca. La difesa del Bayern allontana il pallone, ma Lorimer segna con un bel tiro di destro, colpendo al volo. L’arbitro però annulla per un fuorigioco di Bremner.
Il Leeds continua giocare e ad attaccare e il Bayern continua a difendersi, ma circa cinque minuti dopo i bavaresi vanno in vantaggio. Un’azione iniziata da Müller, portata avanti da Beckenbauer e Torstensson, viene conclusa da Roth, con un tiro angolato che finisce alla sinistra di Stewart. Nei cinque minuti successivi al gol, il canovaccio della partita non cambia e il Leeds continua ad attaccare. Poi, il Bayern si porta in avanti, ancora con Roth, ed ottiene il suo quarto corner (il primo della ripresa). Il calcio d’angolo, comunque, non porta ad alcun pericolo per Stewart che, anzi, si impossessa rapidamente del pallone. A partire dal 77’, le immagini registrano l’inizio di qualche intemperanza nel settore degli inglesi e anche qualche tentativo di invasione di campo da parte di alcuni tifosi del Leeds. Il gioco, comunque, continua senza interruzioni. Pochi minuti dopo, e più precisamente all’81’, arriva il raddoppio tedesco: lunga discesa sulla destra di Kapellmann, cross al centro dell’area inglese, e il solito Müller brucia sul tempo due difensori del Leeds e supera Stewart. Tra l’altro il gol del raddoppio è il quinto personale di Müller segnato in quell’edizione di Coppa Campioni, e permette all’attaccante tedesco di appaiarsi al sovietico Makarov nella prima posizione della classifica cannonieri di questo torneo. Intanto, il gioco continua, le speranze per il Leeds vanno scemando, ma gli inglesi vanno all’attacco ed ottengono il loro quarto corner sugli sviluppi di un calcio di punizione che costringe Maier ad una difficile deviazione sul fondo. Ma, il calcio d’angolo è battuto sotto porta e Maier si impossessa facilmente del pallone. Ormai, mancano cinque minuti alla fine. Hunter è ammonito per un fallo su Kapellmann e, più o meno nello stesso momento si vede un cordone di agenti antisommossa disporsi sotto il settore inglese a protezione del campo. Gli inglesi, comunque, se la giocano fino alla fine: all’86’ c’è un calcio di punizione a favore del Leeds. Lo batte Giles che crossa al centro dell’area tedesca. Lì c’è Jordan, che colpisce di testa e il suo bel tiro finisce a lato di poco. Un minuto dopo, il Leeds ottiene il suo quinto corner. Lorimer lo batte bene, ma ormai i suoi compagni non hanno più energie e sono i tedeschi a ripartire sugli sviluppi del calcio d’angolo. La partita si chiude con il Leeds in attacco e Giles che fa partire un tiro pericoloso che finisce di poco sopra la traversa di Maier. Il Leeds esce sconfitto, un po’ per la cattiva sorte e un po’ per qualche errore arbitrale. E il Kaiser alza la coppa al cielo nel Parco dei Principi.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Massimo Prati)
Il Tabellino
Parigi, 28 maggio 1975, Stadio Parco dei Principi.
Bayern Monaco-Leeds United 2-0
Marcatori: Roth, 71’; Müller, 81’.
Arbitro: Michel Kitabjian (Francia).
Calci d’angolo: cinque a quattro per il Leeds (tre a tre nel primo tempo).
LEEDS: Stewart, Reaney, Gray, Bremner, Madeley, Hunter, Lorimer, Clarke, Jordan, Giles, Yorath.
BAYERN: Maier, Andersson (4’, Weiss), Dürnberger, Schwarzenbeck, Beckenbauer, Roth, Torstensson, Zobel, Müller, Hoeness (39’, Wunder), Kapellmann
Laureato alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere di Genova. Specializzazione in Scienze dell’Informazione e della Comunicazione Sociale e Interculturale. Studi Post-Laurea, nel 2004 e nel 2005, presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università di Ginevra, nell’ambito del DEA (Diplôme d’Etudes Approfondies) e, nel 2017, al St Clare’s College di Oxford (Teacher of English Language and Literature). Vive in Svizzera dal 2004, dove lavora per il Dipartimento dell’Istruzione Pubblica del Cantone di Ginevra. Pubblicazioni: “Nella Tana del Nemico”, inserito nella raccolta dal titolo, “Sotto il Segno del Grifone”, Fratelli Frilli Editori, 2004. “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Nuova Editrice Genovese, 2017. “Gli Svizzeri Pionieri del Football Italiano”, Urbone Publishing, 2019. “Rivoluzione Inglese. Paradigma della Modernità”, Mimesis Edizioni, 2020. Seconda edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova” Urbone Publishing, 2020. Coautore di “Imbarco Immediato. Didattica della Lingua Italiana”, Fanalex Publishing, Ginevra, 2021. “Dieci Racconti di una Lucertola del Porto di Genova”, Urbone Publishing, 2021. “Il Calcio Anni ’70. Primo Volume 1969-1974”, Urbone Publishing, 2022. «Les Suisses Pionniers du Football Italien», Mimésis Éditions France, 2022. Terza edizione de “I Racconti del Grifo. Quando Parlare del Genoa è come Parlare di Genova”, Urbone Publishing, 2022. Ha scritto anche numerosi articoli, di carattere sportivo, storico o culturale, pubblicati su differenti blog, siti, riviste e giornali. Collabora con “Pianetagenoa1893.” e “GliEroidelCalcio”. I suoi libri fanno parte delle collezioni della Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, della Biblioteca Nazionale Svizzera di Berna, dell’Università di Friburgo, della Società Dante Alighieri di Basilea, della Biblioteca dello Sport di Ginevra e della Civica Biblioteca Berio di Genova. Prossima uscita editoriale: Massimo Prati, «Il Calcio Anni ‘70. Secondo volume, 1975-1977», Urbone Publishing.
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