GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
E’ passato esattamente mezzo secolo da quel 3 Novembre del 1971, il giorno dell’andata/ritorno tra Inter e Borussia Mönchengladbach. Quella partita seguiva la sfida del 20 Ottobre, famosa per il 7 a 1 dei tedeschi e per la lattina di Cola caduta sulla testa del povero Boninsegna.
Ci vorranno la maestria ed il peso internazionale dell’avvocato Prisco per ribaltare, poi, un risultato poco veritiero e difficilmente replicabile.
Quel giorno d’autunno di cinquanta anni fa, lo Stadio di San Siro si presentò vestito con l’abito da serata di gala: 60.000 spettatori ed un incasso di 190 milioni, compresi i diritti televisivi. L’Inter di Invernizzi contro la corazzata tedesca; Mazzola contro Netzer.
Quella fu la serata dei nerazzurri, capaci di trionfare con un punteggio rotondo, frutto di una partita attenta in ogni reparto. Il vantaggio, bellissimo, arriverà con un euro gol del compianto Bellugi, abilissimo a far partire un tiro al volo sul quale nemmeno il miglio Kleff sarebbe potuto arrivare. Il raddoppio con il bomber Boninsegna, involontario protagonista dell’andata e rapidissimo a siglare un gol sotto porta, con un sinistro angolato. Prima dell’intervallo i tedeschi riusciranno a dimezzare lo svantaggio, riportato a due dall’incursione di Jair. Sul finire dell’incontro, poi, le reti finali di Wittkamp e Ghio.
La squadra di Fraizzoli porterà a casa una vittoria fondamentale, nell’anno della finalissima contro l’Ajax. Il Borussia, invece, si leccherà le ferite, “giurando vendetta” per l’incontro di Berlino. Peccato, però, che nella ripetizione dell’andata ci penserà un super Bordon a parare un rigore a Sieloff, mettendo di fatto fine ai sogni di ribaltone.
“Nella ripetizione giocata allo Stadio Olimpico di Berlino, noi riuscimmo a contenere la loro foga agonistica e io parai anche un rigore a Sieloff, mettendo fine ai loro sogni di gloria nonostante un grandissimo secondo tempo dei tedeschi” (1)
Dalla nostra intervista a Bordon.