Storie di Calcio

30 anni dalla storica vittoria del Genoa ad Anfield

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GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)

Era il 18 Marzo del 1992. Sono passati 30 anni esatti da una delle vittorie più importanti nella storia del calcio italiano a livello europeo.

Quella sera di inizio ’90, il Genoa di Bagnoli, la squadra più antica del nostro calcio, batteva ad Anfield il Liverpool di Souness, compagine che in quella stagione avrebbe vinto la FA Cup, dopo il secondo posto in campionato dell’anno precedente.

Il Genoa 1991/92 partecipava per la prima volta alle competizioni continentali, nonostante avesse all’attivo già 9 Scudetti vinti ai primordi del nostro pallone.

Un gruppo coeso, tosto, guidato dall’indimenticato capitano Signorini e da due, tre talenti di prim’ordine. C’era il Pato Aguilera, furetto uruguaiano dotato di grande tecnica; c’era il gigante slovacco Skuhravy, oggetto del desiderio del marsigliese Tapie; c’era Branco, il terzino brasiliano inventore dei calci di punizione con le “tre dita”.

Il 4 Marzo di quell’anno, l’andata del Marassi si era conclusa con un trionfo dei rossoblu. Un pubblico delle grandi occasioni aveva supportato i genoani in una sfida apparentemente impari. Fiorin, con un gran sinistro al volo, aveva portato in vantaggio i liguri, lestissimi poi a cementare la vittoria grazie ad un missile su punizione, allo scadere, del numero 3 ex Porto.

Il ritorno si giocò due settimane dopo a Liverpool. Anfield era una bolgia, la curva Kop chiassosa come sempre. Un clima quasi ostile e l’intenzione inglese di capovolgere il parziale dell’andata.

Quella sera i rossi giocarono un incontro a tutta velocità, attaccando quasi per 90 minuti. Conclusioni a ripetizione che trovarono prontissimo il portiere Braglia, forse nella sua migliore prestazione di sempre.

In quel pressing asfissiante, però, trovò spazio un cross calibrato di Ruotolo che andò a finire tra i piedi raffinati di Aguilera. Il sudamericano controllò con freddezza, prima di scaricare un destro secco di controbalzo. Uno a zero per il Genoa.

Nella ripresa al Liverpool servivano 4 gol per passare alle semifinali. I tentativi ostinati furono premiati dallo stacco di Ian Rush, l’ultimo degli inglesi ad arrendersi.

Poi, ad un quarto d’ora dalla fine, l’apoteosi. Triangolo sulla trequarti tra Eranio e Skuhravy, difesa britannica tagliata a metà, inserimento del centrocampista all’interno dell’area di rigore e passaggio illuminante per il tocco decisivo si Aguilera, ancora lui.

Il Genoa aveva compiuto il miracolo sportivo, un miracolo celebrato anche dalla sportività dell’Anfield.

Quel 18 Marzo 1992 fu una data storica per tutta la città di Genova. Oltre ai ragazzi di Bagnoli, anche la Samp di Boskov vinse una fondamentale partita di Coppa Campioni contro i belgi dell’Anderlecht, facendo un passo decisivo verso la finale di Wembley.

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