GLIEROIDELCALCIO.COM – Il simbolo di una squadra che ha segnato un’epoca d’oro per il calcio italiano. Uno dei terzini più forti e completi che la storia di questo sport abbia mai conosciuto. Scoperto, manco a dirlo, da un altro fenomeno di nome Meazza, Giacinto Facchetti trascorse quasi tutta la carriera con i colori nerazzurri, eccezion fatta per la parentesi con la Trevigliese. La maglia della Nazionale cucita addosso e la vittoria, da capitano dell’Europeo casalingo del 1968, in un Olimpico “infuocato” dal tifo e dalle torce.
Il 4 Settembre del 2006 Giacinto ci lasciava. L’Inter, sul suo sito ufficiale, ha voluto ricordarlo così:
“C’è qualcosa che il tempo non può cancellare o sbiadire, sono gli insegnamenti, i valori e l’esempio di chi è riuscito a lasciare un segno, nella sua vita e in quella degli altri. È per questo motivo che il ricordo di Giacinto Facchetti è sempre vivo, è l’eleganza dei suoi movimenti, la classe dei suoi gol, la lealtà sportiva, l’integrità morale, la capacità di essere un fuoriclasse e un innovatore, è un pensiero che guarda al futuro, ai giovani”.
Foto NAZIONALIDITALIA