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Tre anni fa, sul suo profilo Twitter ufficiale, un giovanotto di quasi 80 anni ricordava il suo 1100esimo gol in carriera. Lo faceva pubblicando una foto eloquente, con la sua faccia sofferente che si paventava in un ghigno di dolore. Insieme alla foto una didascalia:
“Amavo giocare in Italia ma i difensori non erano esattamente gentili con me”
Il grande Pelé si riferiva all’incontro giocato in un San Paolo bagnato dalla pioggia incessante del 5 Marzo 1972. Un incontro che fu l’ultimo del giro internazionale che aveva visto il Santos attraversare mezza America e mezza Europa in quasi un mese e mezzo.
Due giorni prima, il 3 Marzo, era stato il turno dell’incontro contro la Roma (al quale abbiamo dedicato un articolo con l’intervista esclusiva a Ginulfi), quello della gente accalcata ai botteghini, di una sontuosa prestazione di un portierone romano e di un Pelé vestito da marinaio per le vie della capitale.
A Napoli la partita fu diversa. Il Santos non dimostrò tutta la sua superiorità come all’Olimpico. Di fronte c’era uno squadrone che poteva contare su calciatori del calibro di Sormani, Altafini, Zoff, Iuliano.
Quel giorno, nonostante una pioggia copiosa e incessante, c’era un pubblico di quasi 40.000 persone.
I brasiliani passarono in vantaggio con una rete del loro numero 10, abilissimo ad approfittare di uno scivolone di Montefusco e a destreggiarsi fra tre avversari prima di battere il numero uno partenopeo. Il Napoli, dal canto suo, fu più sfortunato che arrendevole. Altafini, ispirato come non mai e desideroso di giocarsela contro il suo ex compagno di Nazionale, sfiorò più volte il pareggio prima di essere fermato dalla pioggia e dalle pozzanghere.
O’Rei segnò il raddoppio con un calcio di rigore molto dubbio, concesso generosamente dall’arbitro Pieroni, prima di vedere il Napoli capitolare con un 3 a 0 ingeneroso e scaturito da un pallone fermatosi su una pozza d’acqua e buttato in rete da Nenè.
Al minuto 66′, però, Sormani e Altafini decisero di salire in cattedra; il lancio del primo innescò la velocità del secondo dando vita al 3-1. La punizione del primo, poi, diede in là alla zampata vincente del grande Josè che firmò, così, la sua personale doppietta.
Quella partita viene ricordata da Pelé per essere la partita del suo 1100esimo gol in carriera. Ad onor del vero mi sembra comunque giusto sottolineare che sulle cronache del giorno dopo si parlava, forse erroneamente, del 1097.