GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
“Sciagura a Glasgow: 66 morti”
Il trafiletto sulla prima pagina de La Gazzetta dello Sport racconta, con freddezza ed onestà, la tragedia che si è appena consumata a Glasgow. E’ il 3 Gennaio del 1971, un giorno dopo il disastro dell’Ibrox Park.
Le notizie sono ancora frammentarie, le cause non del tutto chiarite. L’unica certezza è che sono state portate via 66 persone, giovani vite colpevoli soltanto di avere un amore smisurato per la propria squadra. Quel giorno, nell’impianto della capitale scozzese, gli spettatori sono quasi 100 mila: l’Old Firm, il più antico derby del mondo, ha un fascino particolare. La partita, destinata verso un anonimo 0-0, viene scossa dal vantaggio dei cattolici Celtic per opera di Jimmy Johnstone.
Il pubblico dei rivali in blu sembra rassegnato a quel risultato; mancano una manciata di minuti alla fine e le speranze di pareggiare sono ridotte al lumicino. Molti decidono di lasciare gli spalti ma, proprio al 90esimo, Colin Stein pareggerà l’incontro. Sarà un gol drammaticamente decisivo.
Il cedimento degli ostacoli, sulla Scalinata 13, sarà la causa di tutte quelle morti: “Ad un certo momento, ho visto della gente che barcollava e la folla che precipitava rovinosamente dagli spalti; poi uno schianto. La balaustra d’acciaio che circondava una delle uscite aveva ceduto improvvisamente e centinaia di persone sono cadute le une sopra le altre“ (testimonianza raccolta nell’articolo de La Gazzetta dello Sport del 3 Gennaio 1971).
La dinamica sulla tragedia dell’Ibrox non sarà mai del tutto chiarita. L’impianto, drammaticamente famoso per essere stato anche palcoscenico della sciagura del 1902 (nella quale morirono 25 persone a causa del crollo delle gradinate in legno), verrà ammodernato sul modello dell’impianto di Dortmund e reso uno dei più sicuri d’Europa