LAROMA24.IT (Federico Baranello) – A poco più di una settimana dalla fine del campionato 1930/31 ha inizio la prestigiosa Coppa dell’Europa Centrale: vi accedono le migliori formazioni di Italia, Austria, Cecoslovacchia e Ungheria. La Roma è giunta seconda in campionato e, insieme alla Juventus, conquista il diritto a potervi partecipare, conquista il diritto a calcare la scena europea in maniera ufficiale per la prima volta nella sua storia. Lo Slavia Praga costituisce il primo ostacolo per il prosieguo del cammino oltre frontiera e il primo incontro è previsto proprio nella capitale cecoslovacca il 7 Luglio. Nella “Città Eterna” c’è grande attesa e molti tifosi si danno appuntamento alla stazione per incitare i giocatori in partenza: “Risuona ancora nelle nostre orecchie e più ancora nei nostri cuori, l’eco del fragoroso plauso augurale che ai ragazzi giallo-rossi, alla vigilia del difficile confronto in terra straniera, hanno gridato in coro i fedelissimi” (Cit. Il Littoriale, 6 luglio 1931).
Prima della partita, prevista per le 18, una pioggia torrenziale mista a raffiche di vento si abbatte su Praga. Molti spettatori trovano rifugio addirittura negli spogliatoi impedendo di fatto ai giocatori di potersi preparare. Le attività destinate a rendere il campo praticabile finiscono con il ritardare l’inizio della partita. Alle 18,40 l’arbitro decide che si può iniziare nonostante un terreno pesantissimo. Questa la prima Roma europea: Masetti, De Micheli, Bodini, Ferraris, Bernardini, D’Aquino, Costantino, Fasanelli, Volk, Lombardo, Chini.
Il pallone è viscido, pesante, i passaggi non sono perfetti: è la partita del fango. La compagine giallorossa nonostante tutto comanda il gioco e al diciottesimo “Bernardini toglie il pallone a Cambac ed allunga a Chini. Questi scende velocemente invano, ostacolato da Zenisek. Anzi lo dribbla e, a pochi metri dalla linea di fondo, traversa a Volk il quale, al volo, segna imparabilmente” (Cit. Il Littoriale, 8 luglio 1931). Proprio lui, Volk, l’uomo delle prime volte: è il primo giocatore a segnare a Campo Testaccio, suo il gol al primo derby nel 1929, è il primo capocannoniere della Serie A con la maglia della Lupa nel ‘31, è il primo giocatore a segnare in terra straniera in amichevole a Parigi nell’11 marzo 1929 contro il Club Français, ed è il primo giocatore giallorosso a superare quota 100 gol in campionato. Ora è anche il primo a segnare un gol ufficiale all’estero.
Purtroppo al 30’, per un fallo di mani in area di De Micheli, l’arbitro decreta la massima punizione che Swoboda trasforma regalando il pari ai cechi. C’è delusione tra le fila giallorosse, ma la squadra non molla e riesce a conquistare un pareggio importante nell’ottica del doppio confronto. C’è entusiasmo nella Capitale per una squadra “che ha saputo portare così in alto in terra straniera i suoi colori e, quelli sacrosanti e amati d’Italia”, recita Il Littoriale il giorno successivo la gara. Con lo stesso entusiasmo i giallorossi vincono per 2-1, reti di Costantino e il solito Volk, la gara di ritorno a Roma cinque giorni dopo guadagnandosi così la semifinale. Purtroppo nel turno successivo la Roma verrà eliminata dal First Vienna che poi si aggiudicherà la competizione.