GLIEROIDELCALCIO.COM (Andrea Gioia)
Uno dei derby più spettacolari di sempre, giocato a viso aperto da due squadre decise a portare a casa la posta massima.
Nella stagione che avrebbe visto un testa a testa incredibilmente entusiasmante tra la Juventus del Trap e la Fiorentina di De Sisti, il 7 Marzo del 1982 segnò un crocevia importante per l’assegnazione del tricolore.
A Milano c’era il derby della Madonnina, finito poi con la vittoria da parte dell’Inter di Altobelli; a Torino, invece, il derby della Mole tra bianconeri e granata.
Comunale gremito in ogni ordine di posto e clima invernale fresco.
Quel giorno i ragazzi di mister Giacomini scesero in campo con una grandissima foga agonistica, durata giusto il tempo di un doppio vantaggio iniziale e conclusasi improvvisamente dopo la riscossa juventina.
Fu Dossena, in forma smagliante, a dettare i tempi del primo gol: cross al centro per la spizzata di Pulici e inserimento di Bonesso il cui colpo di testa sporco riuscì a beffare Zoff. Fu sempre lui a siglare il raddoppio due minuti dopo, grazie ad una corsa di quaranta metri, premiata con un diagonale chirurgico dopo il contropiede impostato da Pulici.
La Juventus, stordita dall’inatteso svantaggio, non si scoraggiò e raggiunse il meritato pareggio grazie al tanto di Tardelli (veloce ad insaccare con un fendente teso, dopo una carambola in area) e con uno stacco imperioso di Scirea.
Il Torino, sul finire della prima frazione, subì il 3 a 2 dopo una palla persa a centrocampo. Azione impostata da Galderisi, cross pennellato di Brady e doppietta personale per Scirea, quel pomeriggio in versione bomber.
Lo stesso Brady, dopo la furiosa e infruttuosa reazione torinista della ripresa, mise a segno il definitivo 4 a 2 con un tiro a giro di rara bellezza, soltanto sfiorato da Terraneo intervenuto in volo plastico.