GLIEROIDELCALCIO.COM (Francesco Quattrone) – Il 7 ottobre di 20 anni fa, a San Siro, viene scritta una nuova storia in ottica Nazionale. Infatti, quel giorno arriva il primo successo per Giovanni Trapattoni nelle vesti da commissario tecnico. La classica partita perfetta: 3 a 0 contro una Romania che non poteva fare niente se non lasciare sfogare il vento azzurro. È il giorno della festa, e niente può fermarla. Trap con le sue idee trova quella vittoria che mancava nel suo curriculum proprio in uno stadio dove c’è gran parte del calcio italiano, San Siro, non a caso definito la “scala del calcio”. Non solo coincidenze ma segni di un destino vincente, stesso giorno in cui, in quel famoso rettangolo di gioco, Paolo Maldini ha scritto la storia del Milan, e proprio lì festeggia il record diventando il giocatore azzurro con più presenze. Ben 113, superato anche un certo Dino Zoff. Il 7 ottobre 2000 si può definire da una parte l’apice di una carriera vincente, dopo aver trionfato da tecnico con i club, mentre per l’ex difensore rossonero sarà solo l’inizio, la spinta e la consapevolezza che da quel momento in poi sei dentro alla storia e puoi riscriverla. Entrambi con un passato nel Milan da calciatore, lasciando il ricordo indelebile nei cuori dei tifosi rossoneri, ma non solo, anche in tutti gli amanti del calcio per la loro sportività, umiltà e classe in campo. Il record di certo non poteva realizzarsi da nessuna altra parte, solo lì. Ben 7 coppe dei campioni in due, da protagonisti con la maglia del Diavolo. Il passato, come si dice, non si dimentica ed è sempre pronto a spuntare fuori. Detto, fatto. Trapattoni e Maldini lo ritrovano insieme e raggiungono un obiettivo storico. Lo stile e quel carattere riconoscente hanno contribuito ad arrivare a tale traguardo.