GLIEROIDELCALCIO.COM – E’ proprio il sito ufficiale del Torino che oggi, nella rubrica “Un giorno da Toro”, ricorda come nella stagione 1943/44 “il Torino – che gioca con lo scudetto Fiat cucito sulle maglie – ha accolto a braccia aperte l’innesto di Silvio Piola. Il grande centravanti della Nazionale campione del Mondo a Parigi, in attesa di tempi migliori, ha preferito restare al nord anziché scendere a Roma per aggregarsi alla sua Lazio”.
Con la seconda guerra mondiale vennero infatti bloccati i campionati nazionali e il Torino, la cui denominazione cambiò in Torino FIAT, organizzò, al pari delle altre società, gare amichevoli e piccole competizioni non ufficiali. La società granata, a seguito del cambio di denominazione, sfoggiava sulle maglie il logo della FIAT, azienda storicamente legata alla Juventus. Piola tornò al Nord e ottenne il permesso di unirsi al Torino FIAT che disputò il campionato d’Alta Italia. Insieme a Gabetto, ma coadiuvato da mezzali quali Loik e Mazzola, mise a segno 27 reti che non furono però sufficienti a superare i Vigili del Fuoco della Spezia che vinsero il torneo.
Decise poi di rimanere definitivamente in Piemonte e chiese alla Lazio di essere ceduto. Il 19 settembre 1945 si accasa con la Juventus per circa due milioni di lire, un trasferimento record per il calcio italiano di allora. Pagamento? Un milione e mezzo in contanti e una partita amichevole da disputarsi a Roma con incasso, stimato intorno a mezzo milione, a favore della società romana.