GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – Per la rubrica “Calcio, Arte & Società” abbiamo raggiunto Leonardo Colapietro, autore del libro “Il numero 1 – Storia e aneddoti dei grandi portieri del XX secolo”edito da “Porto Seguro”. Un triplo appuntamento con l’autore, oggi l’intervista e nei prossimi giorni due estratti in esclusiva per i lettori de Gli Eroi del Calcio. Un lavoro che vuole essere un atto d’amore e di giustizia verso un ruolo, quello del portiere, del tutto speciale. Abbiamo posto alcune domande all’autore per capire meglio il contenuto del libro.
Come nasce l’idea di scrivere un libro che narra di portieri…
Il ruolo del portiere nella letteratura sportiva è a mio avviso un po’ sottodimensionato. Una sorta di diversità di trattamento tra chi i gol li fa rispetto a chi i gol, invece, li evita. Tra i grandi campioni impressi nella memoria dei più ci sono gli attaccanti, indubbiamente, a farla da padrone. Del resto il calcio trova la sua sublimazione nella palla che gonfia la rete. Questo lavoro vuole, nel suo piccolo, rendere giustizia e recuperare il gap di memoria per un ruolo del tutto speciale, il portiere, ed ai suoi più grandi interpreti. Un ruolo affascinante, ricco di psicologia.
Quale il metodo utilizzato per la narrazione…
Non potevo davvero far finta di nulla rispetto alle statistiche dei singoli protagonisti: i numeri narrano, di fatto, le loro carriere. Al tempo stesso, ho ripercorso le fasi salienti e i momenti fondamentali della carriera attraverso le loro parole pronunciate nel corso delle interviste.
Il periodo storico in cui si vive ha delle influenze inevitabili sulla vita delle persone, c’è un portiere in cui il periodo storico ha inciso in maniera particolare…
Il calcio è lo specchio della società, ed è normale che le vicende storiche abbiano talvolta inciso sulla storia stessa dei protagonisti. Mi vengono in mente alcuni esempi: Vladimir Beara, considerato uno dei portieri più forti in assoluto, la cui carriera è stata limitata dal fatto di giocare in un paese comunista, oppure lo stesso Grosics, il portiere della grande Ungheria, la cui carriera fu interrotta dai fatti del ’56 o, ancora, Giovanni De Prà che si rifiutò di salutare il Duce con il braccio teso, di ritorno dalle Olimpiadi di Amsterdam del ’28. Per lui niente medaglia.
Scrittura, ricerca, misteri…
Per scrivere un libro come il mio ovviamente la ricerca è tanta, per fortuna internet offre un mondo intero su cui valersi. Misteri particolari non credo di averne svelati, semmai si è trattato di riportare ad un nuovo splendore alcuni ricordi, storie e aneddoti che la polvere del tempo ha coperto. E’ un libro che, in chi ha qualche anno, spero riporti alla memoria storie di calcio dimenticate e, nei giovani, la curiosità di conoscere storie di calcio che non hanno vissuto da spettatori.
Che “Cosa” è questo libro per te, cosa rappresenta…
Questo libro per me, al di là della soddisfazione di vederlo pubblicato, è il piacere di scrivere e raccontare storie stimolando l’interesse e la curiosità del lettore.
Perché andrebbe letto…
Perché sono storie straordinarie di grandi campioni che i più giovani non possono conoscere, per rendere merito a personaggi che hanno scritto la storia del calcio. Da De Prà a Olivieri, da Banks autore della parata del secolo, al balletto di Grobbelaar, dal portiere del secolo Jashin al portiere del grande Torino Bacigalupo, da Gilmar, due volte campione del mondo col Brasile di Pelè, a molti altri ancora… qualcuno dimenticato… qualcuno no.
Grazie Leonardo per la disponibilità e attendiamo, con grande curiosità, di leggere nei prossimi giorni gli estratti del libro con le storie di due portieri.
Grazie
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L’autore Leonardo Colapietro con la sua “creatura”
Classe ’68, appassionato di un calcio che non c’è più. Collezionista e Giornalista, emozionato e passionale. Ideatore de GliEroidelCalcio.com. Un figlio con il quale condivide le proprie passioni. Un buon vino e un sigaro, con la compagn(i)a giusta, per riempirsi il Cuore.