9 giugno 1990: il debutto dell’Italia
Gli azzurri di Azeglio Vicini inizia il Mondiale del ’90, il 9 giugno, contro l’Austria. Lo stadio Olimpico di Roma è gremito di persone festanti e la squadra gioca un calcio frizzante e ricco di palle gol. Le altre due componenti del girone sono Cecoslovacchia e Stati Uniti. Nella prima partita la squadra parte dall’inizio con Zenga in porta, Baresi, Ferri, Maldini e Bergomi in difesa. A centrocampo Ancelotti, De Napoli, Donadoni e Giannini. In attacco Carnevale e Vialli. Proprio questi ultimi due, insieme ad Ancelotti sono i giocatori ad andare più vicini a portare la squadra in vantaggio. Il primo tempo, però, finisce sul risultato di 0 a 0. Nella ripresa, il risultato non cambia. il tecnico prova a fare delle sostituzioni. Prima fa entrare De Agostini. A 15′ dalla fine, invece, il ct dell’Italia si gioca la carta Totò Schillaci, autore di una stagione dove ha fornito prestazioni strabilianti con la maglia della Juventus.
La scelta del tecnico è azzeccata, infatti, dopo 3′ Vialli riceve palla sulla destra, tiene palla, supera un avversario e crossa in mezzo dove trova proprio l’altro attaccante appena entrato che, di testa, colpisce la palla e supera il portiere avversario. Gli azzurri passano in vantaggio e la festa del pubblico può esplodere accompagnando l’esultanza di Toto’. L’attaccante ricorda quel momento così: “Io vedevo la gente che cantava e urlava il mio nome ma non mi rendevo conto di quello che stavo facendo.” Le notti magiche italiane sono appena all’inizio. Schillaci regala la prima gioia all’Italia dato che la squadra di Vicini vince la prima partita 1 a 0.
Una squadra che può contare su tanti talenti e alcuni di questi fanno fatica a trovare spazio. Nella prima partita, infatti, Baggio, Signori e anche Berti non giocano neanche un minuto.
Per rivivere le emozioni di quella partita, ecco il video