Domani si gioca Napoli – Roma. Una sfida segnata da un gemellaggio che si è rotto .
Stefano Esposito, in stylo 24, racconta il rapporto tra le due tifoserie.
Ecco alcuni estratti:
“…Fin dall’inizio, dalla loro fondazione, sono state Napoli e Roma a rappresentare l’orgoglio calcistico meridionale
La partita è alle porte, il rapporto tra le due tifoserie è piuttosto teso. Molto diversa la situazione fino agli anni ’80, quando i sostenitori azzurri erano legati a quelli giallorossi da uno storico gemellaggio
Supporters che si mischiavano sugli spalti del San Paolo e dell’Olimpico senza alcun problema.
Poi d’improvviso l’amicizia tra i due schieramenti si interrompe e negli anni insorgono disordini e atti di violenza reciproci.
Ma quale fu il motivo della fine del gemellaggio?
.Inaspettati e sonori fischi e lancio di oggetti verso il tifoso azzurro, il racconto dell’attore Massimo Bonetti, tifoso romanista
“Ricordo bene l’episodio che pose fine al bellissimo gemellaggio tra le due tifoserie, ero allo Stadio.
Andò così. Un tifoso romanista dalla curva sud con la bandiera, si diresse verso la nord strapiena di tifosi biancoazzurri napoletani che risposero a quel gesto con tanti applausi, una cosa bellissima.
Partito dalla curva nord il tifoso napoletano, invece, una volta attraversato il campo e giunto alla Sud, prese fischi e bottigliette.
Negli ultimi anni la rivalità è sicuramente aumentata. Tra razzismo e tragedie, un’escalation di odio che ha raggiunto l’apice il 3 maggio 2014
Va in scena la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. L’evento è rovinato da un tragico episodio: la morte di Ciro Esposito
Negli scontri, sono coinvolti un gruppo di tifosi del Napoli e il romanista, capo ultrà neofascista, Daniele De Santis.
Il tifoso giallorosso si rende “protagonista” di alcuni gravi gesti, prima lancia dei petardi contro i sostenitori partenopei e dopo, rincorso dai medesimi, fa esplodere dei colpi di pistola uccidendo il napoletano Ciro Esposito.
Il trentunenne tifoso azzurro, ricoverato in gravi condizioni, morirà successivamente al Policlinico Gemelli di Roma dopo quasi due mesi di agonia, il 25 giugno. De Santis, per il suo gesto, verrà condannato a 26 anni di reclusione, diventati poi 16 dopo il ricorso in appello.
Pochi giorni dopo la scomparsa di Diego Armando Maradona, la Roma ha voluto omaggiare Diego.
Una delegazione del club, capitanata da Bruno Conti – l’uomo che con Maradona ha condiviso il campo in tante e spettacolari sfide tra le due squadre oltre trent’anni fa – si è presentato ai Quartieri Spagnoli.
Conti ha portato una composizione con al centro un dieci composto da fiori bianchi e dopo averli depositati dinnanzi al maestoso murale di Diego, si è inginocchiato per una preghiera.
Dopo la tempesta torna sempre il sereno. Speriamo possa essere così anche per Napoli e Roma e che sul Derby del Sole torni a splendere il sole.
Stefano Esposito -stylo24
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