GLIEROIDELCALCIO.COM (Danilo Sandalo) – Ci sono passioni che sono destinate a non tramontare mai e durare per tutta la vita. Attitudini che spesso intraprendiamo da bambini e che rendono per questo la nostra infanzia felice e spensierata, ma che poi a un certo punto lasciamo perché “il mondo dei grandi” non prevede e accetta tali circostanze. Eppure è abbastanza risaputo che per vivere una vita felice bisogna mantenere nel tempo la voglia, il desiderio e lo stupore che ha un bambino.
Uno dei giochi che accompagna la spensieratezza di ogni bambino e adolescente di ogni generazione è senza dubbio la “collezione di figurine”. Un gioco intramontabile che ha resistito alle mode generazionali che si sono susseguite nel corso degli anni e che ancora oggi rende felici non solo i più piccoli, ma spesso e volentieri anche i più grandi perché da semplice gioco è divenuta una delle attività da collezionismo tra le più ambite e ricercate.
A tal proposito sabato 11 gennaio presso l’Estragon di Bologna si è tenuta la Terza Edizione di “Figurine Forever”, un evento che ha chiamato a raccolta tutti gli appassionati di collezionismo e vista la grande affluenza si può tranquillamente affermare che sia stato un successone.
Oltre all’ esposizione di molti stand con figurine e gadget di ogni epoca, vi è stato un dibattito tra gli autori di quattro libri sul calcio, Gianni Galleri, Remo Gandolfi, Carlo F. Chiesa e Gianni Bellini che è considerato allo stato attuale il più grande collezionista mondiale di figurine!
Altro momento emozionante è stato quando nel pomeriggio sul palco è arrivato Beppe Signori, ex bomber di Foggia Lazio e Bologna, che ha dialogato con Giorgio Comaschi ripercorrendo la sua carriera dagli esordi, passando per il Foggia di Zeman fino al Bologna. L’ex centravanti rossoblù è stato insignito della tessera onoraria dell’associazione Figurine Forever ricevendo proprio la numero 11 in virtù del suo numero di maglia.
Insomma una manifestazione di grande spessore ed interesse che ha visto la presenza di vere star del mondo calcistico e affini, come la presenza di Gianni Bellini che, oltre ad essere una vera istituzione del settore del collezionismo di figurine, è insieme a Emiliano Nanni l’organizzatore della manifestazione. A lui abbiamo rivolto alcune domande per capire meglio da dove nasce questa magica idea e quali possono essere gli obiettivi nel medio e lungo periodo.
Gianni, come è nato questo evento e quali sono i progetti e gli intenti odierni e futuri?
Questa è la terza edizione di Figurine Forever nata da una amicizia con Emiliano Nanni. Abbiamo avuto la fortuna di coinvolgere Giorgio Comaschi, attore e comico bolognese, il quale ci ha aiutato dandoci una grande mano a livello organizzativo coinvolgendo gli ospiti. La novità di quest’anno è che l’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto all’associazione sulla SLA e in contemporanea abbiamo adottato una squadra in Madagascar a cui sarà devoluto tutto il ricavato delle figurine che ci saranno donate e conseguentemente rivendute sul nostro sito.
Quindi è una manifestazione che si propone di avere un risvolto ed una sensibilità sociale?
Assolutamente si. Il nostro scopo principale infatti non è lucrare, ma rendere migliore la vita di chi è meno fortunato di noi e con queste iniziative speriamo di riuscirci.
Ciliegina sulla torta della manifestazione è stata la presenza di Beppe Signori, indimenticato ed indiscusso bomber di Lazio e Bologna.
Innanzitutto Beppe è un amico che ogni volta si è prestato in maniera umile, gentile e partecipe delle nostre iniziative presentandosi alla stampa con estrema cordialità e professionalità, nonostante non sia stato sempre trattato nel migliore dei modi dai media.
Per finire, visto il successo di oggi credi che ci possano essere i presupposti affinchè questa manifestazione possa nel tempo divenire itinerante e magari fare tappa in più parti d’ Italia?
Per organizzare una giornata come questa ci sono voluti mesi di lavoro. Da parte nostra c’è la piena disponibilità a fare tutto ma molto dipenderà dagli eventuali interlocutori perché non è semplice portare in giro per la penisola così tanta gente come quella vista oggi qui.