LA REPUBBLICA (Simone Monari) – Il senso di gratitudine di Gianluca Vialli per il calcio. «Che mi ha dato tutto, l’amore, che conobbi a 15 anni, l’auto che riuscii a pagarmi a 18, quando firmai il primo contratto e mio padre mi disse: cavolo, guadagni più di me” […] la Champions alzata a Roma nel ’96 da capitano della Juve. «Dove ho imparato orgoglio e umiltà, perché lì ti accorgi subito di essere di passaggio, loro hanno vinto prima di te e continueranno a farlo dopo. E quando ci riesci tu più che contento ti senti sollevato» […] «Il presidente Mantovani, prima di mettermi sotto contratto alla Sampdoria, mi disse che voleva dimostrare che ci si può imporre nel calcio anche lontano dalle metropoli. Ci diede un perché, e noi la sera andavamo a letto col pigiama blucerchiato, mentre oggi fra i giocatori, che sono ormai aziende individuali, prevalgono spesso altre logiche […] ha ricordato Boskov, il tecnico dello scudetto a Genova, nel ’91. «Ci sentivamo ascoltati da lui, aveva fiducia in noi, ci responsabilizzava». La leadership, ha aggiunto, si trasmette. «Il leader, ho appreso da Lippi, il mio mentore, crea altri leader» […]