L’AC Legnano vota la storia. Il Presidente Munafò ai nostri microfoni

GLIEROIDELCALCIO.COM (Federico Baranello) – “L’AC Legnano ha deciso di rendere omaggio ai giocatori che hanno fatto la storia della squadra e per questo vi chiediamo di segnalarci il vostro preferito. Le foto degli undici giocatori più votati, verranno inserite all’interno dello stadio Giovanni Mari, creando così un legame tra presente e passato, con la passione lilla a fare da legame”

Questo il messaggio sul sito ufficiale dell’AC Legnano, con il quale la società lombarda invita i suoi tifosi, ma in generale gli appassionati di calcio, a esprimere la propria preferenza tra chi ha scritto la storia di questa prestigiosa società dai passati fasti.

Si, perché Legnano città è famosa, e pochi lo sanno, per essere l’unica città, oltre a Roma, a essere citata nel nostro inno nazionale grazie ad una storica battaglia. Nel testo completo scritto da Mameli, che per ovvi motivi nella versione ufficiale si compone solo dalla prima strofa del coro ripetuta due volte, compare infatti la frase “Dall’Alpe a Sicilia, dovunque è Legnano”.

Tornando al calcio, e ai fasti del passato sopra citati, la società viene fondata il 1º gennaio 1913 con il nome di Football Club Legnano ed è tra le prime squadre di città non capoluogo di provincia a prendere parte al campionato di massima serie. Nel 1919 fa il suo esordio in Prima Categoria, all’epoca espressione della massima serie del calcio italiano. Seguono poi un altro campionato nella medesima serie, cinque stagioni nella Prima Divisione e un campionato in Divisione Nazionale. Nel 1930 avvenne invece il debutto nella neo-costituita Serie A a girone unico. La compagine lilla, tonalità cromatica che la contraddistingue in maniera unica, nei primissimi anni ‘50 disputa altre due stagioni di Serie A, senza però riuscire in entrambe le occasioni a salvarsi dalla retrocessione in B, portando il totale del numero di campionati in massima serie a 11 stagioni. Prese anche parte a 15 campionati di Serie B, l’ultimo nella stagione 1956-1957.

“L’iniziativa di rendere omaggio ai calciatori che hanno scritto la storia di questa prestigiosa società”, ci dice il Presidente dell’AC Legnano Giovanni Munafò, “nasce da una convinzione precisa: il passato si lega al futuro. C’è un filo conduttore che lega “ieri” e “oggi”. Personalmente poi penso alle emozioni provate con mio padre in questo stadio, penso a un dirigente come Capocci che ha scritto la storia di questa società. Dobbiamo portare la storia ai giovani per farli appassionare e dobbiamo trasmettere questo ai nostri calciatori”.

“La nostra squadra di calcio”, continua il Presidente con tono orgoglioso e appassionato, “è un collante prezioso e importante per l’imprenditoria locale. Il calcio e il nostro tessuto sociale sono legati da un rapporto d’amore e emozione. E’aggregazione. Abbiamo quindi l’obbligo, e questa iniziativa ne fa parte, di far conoscere la storia dei nostri “Eroi” che hanno scritto pagine importanti. Indossare questa maglia è appartenenza e orgoglio”.

Prima di congedarci dal Presidente facciamo pressione, nemmeno troppa per la verità, per sapere il suo voto…”Senza dubbio il mio voto è per Romualdo Capocci, mio allenatore da ragazzo e sempre al fianco di mio padre…”, poi con voce emozionata esclama…”Credetemi, per me un secondo padre”.

Si possono votare calciatori di un passato davvero remoto quali Cameroni, Allemandi, Colombo, Lupi o Palmer, oppure più recenti come Capocci, Talarini, Fontolan, Fortunato, Riva e Novellino. Al momento è proprio Capocci in vantaggio su tutti, capace di attirare su di se oltre il 30% dei voti sin qui espressi.

Allora, andatevi a ricercare alcune notizie su questa squadra gloriosa, studiate la storia che la contraddistingue e i personaggi che hanno contribuito a scriverla… e poi votate anche voi, c’è tempo sino al 31 Luglio.

Grazie davvero Presidente.

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