Genoa campione d’Italia
La prima fase del campionato si svolse al mattino con le due semifinali: una si giocò alle 9.00 tra l’Internazionale Torino e l’Fc Torinese con i primi che s’imposero per 1-0, l’altra, iniziata alle 11.00, fu quella tra Genoa e Ginnastica Torino e terminò per 2-1 in favore dei liguri. Per conoscere i primi campioni d’Italia, i circa cento spettatori dovettero aspettare fino alle 15.00 quando scesero in campo i genovesi e l’Fc Internazionale Torino. A trionfare con il risultato di 2-1 fu proprio il Genoa grazie ai gol degli inglesi James Spensley e Norman Victor Leaver che ai supplementari segnò la prima rete scudetto della storia. Una finale molto combattuta in cui il Genoa fu costretto a sostituire il portiere titolare, William Baird, con il connazionale Spensley, autore del primo gol. Oltre ai tre inglesi, facevano parte di quel Genoa anche Ernesto De Galleani, Enrico Pasteur, Wallys Ghiglione, Fausto Ghigliotti, John Quertier Le Pelley, Silvio Piero Bertollo, Giovanni Bocciardo e lo svizzero Henri Dapples.
L’arbitro dell’incontro
Inutile dire che nel 1898 non esisteva la Var, ma appare comunque incredibile pensare a come sia cambiato il calcio e la concezione dell’arbitro in questi 120 anni. A dirigere tutte e quattro le gare di quel torneo fu Adolf Jourdan, un ragazzo britannico che si trasferì da giovane proprio a Torino. Nulla di strano se non fosse che Adolf Jourdan oltre ad essere l’arbitro della finale era anche un dirigente, in particolare il segretario di una delle due contendenti: l’Internazionale Torino, quella che perse. Proprio lui, sul risultato di 1-1, decise di proseguire il match con i tempi supplementari al termine dei quali vinse il Genoa. Non c’era la Var, non c’erano moviole e la stampa non dedicò molto spazio a quel torneo. Si sa però che l’incasso totale della giornata fu di circa 200 lire. Altri tempi, erano gli albori di quello che diventerà poi lo sport più amato da un popolo intero.
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