13 maggio: da Corso a D’Angelo
Quella formazione divenuta poi una celebre filastrocca terminava con lui. Settantacinque realizzazioni in Serie A, 10 in Coppa Italia, cinque in Coppa Campioni, due nell’Intercontinentale, tre in Coppa delle Fiere. Il 13 maggio 1973 Mario Corso andava a segno per l’ultima volta con la maglia dell’Inter. Uno che il ‘Mago’ non amava e che diventò poi il trascinatore di quella squadra che con Giovanni ‘Robiolina’ Invernizzi conquistò in rimonta l’undicesimo tricolore.
Quel giorno la Beneamata era impegnata a Torino e in un match nel quale Gian Pietro Marchetti scriveva l’explicit realizzativo con la casacca della Vecchia Signora. Nella storia della Fiorentina, cinquant’anni fa, equivale alla prima rete di Moreno Roggi e all’ultima con la casacca gigliata di Sergio ‘El Gringo Clerici’. E oggi ne avrebbe compiuti settanta il povero Antonio D’Angelo, 79 presenze nel torneo cadetto tra Bari e Taranto.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto)
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