6 maggio: Giuseppe Furino ed altre ricorrenze
Scrive Claudio Moretti nel volume ‘La Juventus dalla A alla Z’: “E’ passato alla storia come il faticatore bianconero per antonomasia, l’agonista più feroce, l’infangata macchina da rally col motore sempre acceso a caccia del pallone o delle caviglie avversarie”. Era il giocatore preferito di Vladimiro Caminiti. E’ presente anche un suo ricordo nel volume ‘C’era una volta Camin’. Dalla stagione 1982-’83 non fu più ‘intoccabile’, ma il 6 maggio ’84 il Trap gli diede la possibilità di conquistare l’ottavo scudetto: quarant’anni fa Giuseppe Furino calcava per l’ultima volta il terreno di gioco in una partita ufficiale.
Nel giorno del ventunesimo tricolore nella storia della Vecchia Signora: il primo di Stefano Tacconi, Michel Platini, Nicola Caricola, l’ultimo (anche) di Claudio Gentile, Marco Tardelli, Cesare Prandelli. Il secondo e ultimo di Paolo Rossi. L’unico di Zibì Boniek. Quella domenica Aldo Maldera scriveva l’explicit realizzativo con la maglia della Roma e in Serie A: nel massimo campionato ne mise a segno 34. Oggi è il centenario dalla nascita di Francesco Antonazzi, bandiera della Lazio. E il 6 maggio 1984 Oscar Damiani siglava l’ultimo gol in Serie A.
GLIEROIDELCALCIO.COM (Antonio Capotosto)